Torino, non si era detto Capodanno senza botti? In rete una lettera aperta al Comune
“L'Amministrazione Comunale ancora una volta è stata assente sia nella sua funzione di prevenzione e di informazione sull'esistenza del divieto, sia nella sua funzione repressiva durante la notte di capodanno in particolare": una lettera aperta al Comune di Torino sta facendo il giro dei social network per chiedere che l'ordinanza contro i botti venga applicata davvero
03 January, 2013
L'ordinanza contro i botti c'era, ma non si può dire che se ne siano accorti in molti. Soprattutto nei quartieri di periferia, la notte di Capodanno petardi e mortaretti hanno avuto tutto il tempo di esplodere indisturbati, senza alcun controllo da parte della polizia. E qualcuno in rete ha cominciato di protestare.
E' partita da una ragazza la lettera aperta al Comune di Torino che in questi giorni sta facendo il giro dei social network per chiedere all'amministrazione che l'ordinanza venga fatta rispettare davvero. Ecco il testo.
“L'Amministrazione Comunale ancora una volta è stata assente sia nella sua funzione di prevenzione e di informazione sull'esistenza del divieto, sia nella sua funzione repressiva durante la notte di capodanno in particolare. Chiediamo all'Amministrazione Comunale che venga promossa una campagna di informazione e sensibilizzazione sul tema dei botti e sul loro impatto devastante su animali domestici e selvatici, a partire dalle scuole, e che la città rinunci ai botti sul fiume di San Giovanni, che per la loro collocazione a ridosso della collina e del fiume Po provocano danni ancora più gravi alla fauna selvatica”.
Maggiori informazioni sulla campagna a questo link.
Capodanno 2013: 176 animali morti a causa di botti e petardi
Secondo i dati diffusi dall'Associazione Italiana Difesa Animali e Ambiente la notte di Capodanno botti e petardi hanno provocato la morte di 65 cani e 111 gatti. Complessivamente gli animali deceduti sono 176: le segnalazioni provengono principalmente dalle regioni Campania, Lazio, Puglia e Lombardia.