Brindisi, Edipower. Il sindaco: “Manca il piano industriale. Convocate le parti il 16 gennaio”
L’A2A non ha ancora fornito il Piano Industriale relativo alla centrale elettrica di Brindisi. Consales: “Se Edipower vorrà continuare a produrre energia a Brindisi dovrà dimostrare di essere pronta ad effettuare gli interventi di ambientalizzazione previsti nelle prescrizioni dell’autorizzazione AIA”. Il sindaco di Brindisi ha convocato un incontro per mercoledì 16 gennaio
03 January, 2013
Il sindaco di Brindisi Mimmo Consales ha convocato per mercoledì 16 gennaio, alle ore 11.00, a Palazzo Nervegna, un incontro finalizzato a fare il punto sulla vicenda Edipower, la centrale termoelettrica alimentata a carbone, cui potenza installata attualmente è di 1.280 MegaWatt e le cui attività interessa l'A2A, azienda bresciana che aveva annunciato il 14 novembre 2012, “l’accelerazione delle azioni di integrazione delle attività a seguito dell’acquisizione di Edipower”.
Sono stati invitati a partecipare i vertici dell’azienda energetica, i rappresentanti delle organizzazioni sindacali, gli assessori comunali, il Presidente del Consiglio comunale ed i capigruppo consiliari.
“I dirigenti Edipower – ha affermato il sindaco – si erano impegnati a fornire il Piano Industriale relativo alla centrale elettrica di Brindisi entro dicembre. Un impegno che è stato totalmente disatteso, ma ciò che risulta più grave è che dalle notizie che rimbalzano a livello nazionale non vi è alcun ruolo disegnato per lo stabilimento produttivo di Brindisi. Le preoccupazioni dell’Amministrazione comunale riguardano le richieste garanzie ambientali e la tutela dei lavoratori della centrale.
Abbiamo già manifestato, nel corso di un precedente incontro, la ferma volontà di non tollerare ulteriori prevaricazioni e soprusi nel nostro territorio ed è per questo che non ci accontentiamo più di semplici dichiarazioni generiche come quelle rilasciate dai vertici della A2A. Se Edipower vorrà continuare a produrre energia a Brindisi dovrà dimostrare con i fatti di essere pronta ad effettuare gli interventi di ambientalizzazione previsti nelle prescrizioni dell’autorizzazione AIA.
In caso contrario, sono pronto a verificare ogni possibilità di chiusura della centrale, attraverso un’apposita ordinanza.
Il tutto, a tutela della salute dei cittadini e degli interessi dei lavoratori. Sia chiaro anche – ha concluso Consales – che pure in presenza di una dismissione degli impianti, la società proprietaria dovrà pianificare con noi tutti gli interventi di rimozione dei gruppi di produzione e di bonifica delle aree interessate. Brindisi non sarà più in alcun modo terra di conquista per nessuno”.
A2A/Edipower: "Siamo in regola e vogliamo dialogo costruttivo"
In merito alle notizie sulla centrale Edipower di Brindisi, pubblicate recentemente da alcuni organi di stampa, A2A ritiene opportuno informare che attualmente la centrale opera, tra l’altro a regime ridotto, rispettando tutte le prescrizioni di legge in vigore. L’Autorizzazione Integrata Ambientale recentemente rilasciata prevedeva, infatti, alcuni interventi che la società ha dovuto effettuare immediatamente ed altri, attualmente in corso di esecuzione, che verranno completati secondo i tempi previsti dalla autorizzazione AIA entro il primo trimestre 2013.
La Società, come comunicato negli incontri con le Istituzioni locali e con gli organi competenti, sta procedendo alla messa a punto delle azioni che riguarderanno la centrale di Brindisi, in ottemperanza alle prescrizioni della nuova AIA e in linea con le indicazioni contenute nel piano industriale del Gruppo, recentemente approvato.
A2A conferma, infine, la volontà di procedere con il dialogo costruttivo intrapreso con il Comune di Brindisi, i sindacati e le autorità competenti ai quali presenterà prossimamente le proposte studiate per il futuro della centrale di Brindisi.
Edipower, Cobas: "Da A2A risposte insoddisfacenti"
Il Sindacato Cobas del Lavoro Privato di Brindisi trova completamente insoddisfacenti le risposte che la società A2A ha inviato agli organi di stampa locali in seguito alle critiche che gli sono state mosse per la mancata presentazione del piano industriale entro dicembre 2012. Sono ormai 10 anni che questa società, anche con i diversi cambi degli assetti societari, sta ripetendo le stesse cose e preparando progetti che non vengono mai portati all'attenzione delle Amministrazioni locali e regionali.
Non c'era comunque bisogno dell'AIA per sapere le cose che dovevano essere fatte per ambientalizzare la centrale.
L'unica cosa che ha saputo fare Edipower è stata quella di costringere i lavoratori , attraverso addirittura accordi sindacali, a cancellare diritti contrattuali con notevoli perdite economiche.
La filosofia è stata quella di tagliare i costi fissi ,funzionare per quanto era possibile,prendere forme di incentivi statali,tirare avanti la barca aspettando tempi migliori e soprattutto non investire nulla.
Ma la A2A oggi candidamente afferma che le cose stanno andando nella direzione degli impegni che avevano preso con la città di Brindisi.
Come mai se avevano tante cose belle da dire ai cittadini di brindisi per i meravigliosi investimenti che volevano realizzare non lo hanno fatto in questi mesi?
I conti non tornano assolutamente, c'è qualcuno che sta barando ed è importante smascherarlo subito per il bene di questa città. La pronta risposta della Amministrazione Comunale alle nostre preoccupazioni deve portare ad avere delle risposte definitive su questa questione nel più breve tempo possibile.
I lavoratori e i cittadini brindisini sono stanchi di essere ricattati da queste società che pensano di poter fare ciò che vogliono sul nostro territorio.