Milano, in aumento “i rifiuti di Natale” rispetto al 2011
Non solo il calo nazionale della produzione di rifiuti a Natale sembra aver risparmiato Milano, ma la produzione di RSU in città sarebbe addirittura aumentata di 265 tonnellate tra il 24 e il 26 dicembre rispetto al 2011
04 January, 2013
Il Natale 2012 ha lasciato nei cassonetti di Milano 265 tonnellate in più rispetto all’anno precedente. Un dato decisamente in controtendenza rispetto al calo della produzione dei rifiuti a livello nazionale, e che si tradurrebbe in un aumento percentuale dell’8,5% sull’anno precedente. (Il totale dei rifiuti urbani raccolti nel 2011 tra il 24 e il 26 dicembre ammontava a 3.090 tonnellate. Negli stessi giorni del 2012 il numero saliva a 3.355).
In realtà lo scarto non è così alto, come ci spiega Amsa, responsabile delle raccolta. I giorni di riferimento sono gli stessi, 24, 25 e 26 dicembre, ma quest’anno per alcune categorie di rifiuto c’è stato un passaggio di raccolta in più. (Ecco perché, per esempio, la raccolta multi materiale passa da 150 a 224 tonnellate, con un aumento del 49,3%). Una differenza importante, che però non basta a invertire il segno di tendenza. “Vetro e carta hanno mantenuto costante il numero di passaggi nella raccolta – ci spiegano dall’ufficio stampa dell’azienda – e la percentuale è cresciuta comunque”. Più 8,3% per la carta (da 361 a 391 tonnellate) e più 7,3% per gli imballaggi in vetro (Da 397 a 426). Se escludiamo le due frazioni “viziate” dalla variazione nei passaggi di raccolta otteniamo comunque una crescita notevole: indifferenziato, organico, carta e vetro facevano totalizzare 2171 tonnellate nel post Natale 2011 e sono salite a 2307 nel 2012 (+ 5,8%).
Crescono i rifiuti totali ma cala l’indifferenziato. Merito del sacco?
Se complessivamente la produzione dei rifiuti di Natale aumenta, l’unica voce a portare il segno meno è proprio l’indifferenziato: Le 1254 tonnellate raccolte tra 24 e 26 dicembre nel 2011 sono scese a 1203 nel 2012: meno 4,1%. Un dato importante, perché è la traccia di uno spostamento nella ripartizione della “torta rifiuti”: la raccolta differenziata aumenta, a discapito del vecchio sacco nero, che – non a caso – nero non è più. L’introduzione del sacco trasparente per l’indifferenziato ha prodotto un cambiamento sensibile: il fatto che tutti – controllori compresi – possano veder cosa si getta via come “non recuperabile” ha prodotto uno “shift” di cassonetti a vantaggio della differenziata. Organico compreso.
Organico: più 80,5%
Un dato prevedibile: con l’avvio della raccolta porta a porta dell’organico anche le utenze domestiche hanno potuto sottrarre all’indifferenziato la frazione umida dei propri rifiuti, che, per quanto leggera, ha “rosicchiato” altri punti percentuali al totale dell’indifferenziato. Le 159 tonnellate del Natale 2011 sono diventate 287 nel 2012: più 80,5%. Ma non tutta la crescita è dovuta all’avvio del porta a porta: anche presso le utenze commerciali, che già usufruivano del servizio di raccolta, l’organico è aumentato, probabilmente in conseguenza della novità del sacco trasparente.
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