L'Ilva e Taranto. Nominati il Garante Aia e il Commissario alle bonifiche | Il testo di legge coordinato
Nominati il Garante per il controllo dell’esecuzione delle prescrizioni contenute nell’autorizzazione integrata ambientale per l’Ilva di Taranto e il Commissario straordinario per gli interventi urgenti di bonifica per Taranto. Il testo di legge coordinato (elaborato da Eco dalle città e recante distinzione per colore) tra il decreto voluto da Clini e le ultime integrazioni della Commissione Ambiente
11 January, 2013
Il Consiglio dei Ministri ha stabilito le nuove nomine relative alla vertenza Ilva di Taranto. Su proposta del ministro dell’ambiente Corrado Clini – si legge nella nota di Palazzo Chigi - questa mattina il Consiglio ha nominato “il dottor Vitaliano Esposito Garante (ex procuratore generale della corte suprema di cassazione) per il monitoraggio dell’esecuzione delle prescrizioni contenute nell’autorizzazione integrata ambientale per l’Ilva. Con decreto non sottoposto a delibera del Consiglio l’ingegner Alfio Pini (attualmente capo del corpo nazionale dei Vigili del fuoco) è stato nominato Commissario straordinario per gli interventi urgenti di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione di Taranto.
“E’ stato fatto un passo in avanti importante – ha dichiarato il ministro Clini – nell’attuazione dei due provvedimenti che il Parlamento e il Governo hanno assunto per Taranto. Con la nomina dell'ingegner Alfio Pini, un tecnico di grande esperienza e competenza che ha avuto un ruolo importante nella prevenzione dei rischi industriali e nel risanamento di una realtà produttiva complessa come Marghera, prende avvio concreto il piano di risanamento del territorio di Taranto".
“Ringrazio molto il dottor Esposito per aver accolto la nostra proposta di svolgere il ruolo di garante. La sua lunga e autorevole esperienza è in grado di assicurare quella funzione terza e indipendente che abbiamo voluto creare nel decreto Ilva con la figura del garante. Il ministro Clini ha previsto nei prossimi giorni una visita a Taranto insieme con il garante e il commissario per incontrare le autorità locali, l’azienda e le organizzazioni dei lavoratori.
“Confido – ha affermato ancora Clini – che le attività in corso per il risanamento ambientale dell’Ilva e del territorio di Taranto abbiano una forte accelerazione, a conferma dell’impegno del Governo per la piena applicazione della legge 231 che ha convertito in legge il decreto Ilva”.
Vitaliano Esposito secondo quanto stabilito dall’articolo 3 (Controlli e garanzie) della legge salva Ilva di Clini [Legge di conversione n. 231 del 24 dicembre 2012 del decreto n. 207 del 3 dicembre 2012) in allegato il testo di legge coordinato, recante distinzione (per colore) tra il decreto voluto da Clini e le ultime integrazioni della Commissione Ambiente], per un periodo non superiore a tre anni, sarà incaricato, per un compenso annuo di 200.000 euro (lordi), di vigilare sulla attuazione delle disposizioni del provvedimento denominato salva Ilva. In particolare – recita il comma 6 dell’articolo 3 - "il Garante, avvalendosi dell’ISPRA (dell'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale) nell'ambito delle competenze proprie dell'Istituto, con il supporto dell’Arpa Puglia, e sentendo le rappresentanze dei lavoratori, acquisisce le informazioni e gli atti ritenuti necessari che l'azienda, le amministrazioni e gli enti interessati devono tempestivamente fornire, segnalando al Presidente del Consiglio e ai due Ministri (Ambiente e Salute) eventuali criticità riscontrate nell'attuazione della Autorizzazione integrata ambientale e proponendo le idonee misure, ivi compresa l'eventuale adozione di provvedimenti di amministrazione straordinaria (anche in considerazione degli articoli 41 e 43 della Costituzione)".
Tra le altre funzioni di Esposito, inserite durante le fase di confronto dalle varie parti in Commissione parlamentare Ambiente, c’è la "promozione della partecipazione del pubblico ai processi decisionali e l’accesso alla giustizia in materia ambientale al fine di ad assicurare la massima trasparenza per i cittadini, in conformità ai principi della Convenzione di Aarhus del 25 giugno 1998".
L’attività svolta dal Garante, nonché le criticità e le inadempienze riscontrate, saranno riportate nella relazione semestrale che il Ministro dell’Ambiente dovrà proporre in Parlamento. Nessuna competenza invece la legge stabilisce per l’altra relazione (questa volta annuale) che Ministro della salute dovrà predisporre per le competenti Commissioni parlamentari relativa al documento di valutazione del danno sanitario, sullo stato di salute della popolazione coinvolta, sulle misure di cura e prevenzione messe in atto e sui loro benefici.