FIAB presenta il primo censimento dei ciclisti lombardi: ora in bici 1 cittadino su 10
La FIAB ha presentato il 23 gennaio in Regione Lombardia il primo censimento dei ciclisti lombardi, svoltosi lo scorso settembre durante la Settimana Europea della Mobilità Sostenibile. Sono sempre di più i ciclisti in Lombardia: Cremona la città con più passaggi, ma sempre più in sella anche a Milano. Aumentano anche i posti bici presso le stazioni ferroviarie
26 January, 2013
Che finalmente fosse in atto in Italia una tendenza all'aumento dei ciclisti lo si ricavava da numerose fonti nazionali, come il dato abbastanza clamoroso – e preoccupante, per l’industria automobilistica – del primo storico superamento del numero di bici vendute rispetto alle auto, in Italia, avvenuto nel 2011.
Riguardo la Lombardia ora c’è anche il primo censimento dei ciclisti, realizzato nel settembre 2012, da cui emerge che un lombardo su dieci preferisce la bici a moto e auto per i propri spostamenti in città. Sinora erano state fatte osservazioni solo su singole città lombarde, tra cui Milano. Ora la rilevazione è stata davvero “regionale”, per la prima volta effettuata in tutti i 12 capoluoghi di provincia con modalità omogenee, e ha confermato dei numeri davvero incoraggianti per la mobilità sostenibile.
Il rilevamento è stato effettuato dalla Fiab - Federazione italiana amici della bicicletta – insieme a Regione Lombardia e ai volontari della Federazione ciclistica italiana e dell'Avis, monitorando il passaggio dei ciclisti in entrata e uscita dal centro cittadino, in quattro postazioni individuate in ciascuna città in una giornata lavorativa, dalle 7.30 alle 13.30.
La collaborazione di Fiab con la Regione fa parte di un’apposita convenzione della durata di quattro anni (2012-2015). I dati si sono basati sull’osservazione del numero di passaggi di ciclisti avvenuti nei capoluoghi di provincia lombardi. Cremona è risultata come la città con il maggior numero di amanti delle due ruote.
Sono state effettuate anche altre osservazioni – si veda il censimento allegato – come quella sui posti bici disponibili in 15 stazioni ferroviarie ed il loro utilizzo, l’uso del bike-sharing, i passaggi sulla “Ciclopista del Sole” in provincia di Mantova, la tipologia di ciclista in base al mezzo utilizzato.
"Questi dati serviranno a fornire indicazioni di progettualità di medio e lungo termine", ha commentato l'assessore regionale alle Infrastrutture e mobilità, Andrea Gilardoni, durante la presentazione della ricerca, alla quale erano presenti anche Leonardo Salvemini, assessore all'Ambiente, e Filippo Grassia, assessore allo Sport.
La Regione Lombardia si è impegnata sul fronte bicicletta, nel rispetto della L.R. 7/2009 “Interventi per favorire lo sviluppo della Mobilità Ciclistica”, stanziando circa 10 milioni di euro per 45 progetti di infrastrutture e servizi per ciclisti e aderendo alla petizione Fiab per riconoscere l'infortunio in itinere per chi va a lavoro in bicicletta.
Nelle sue conclusioni, il rapporto Fiab allegato evidenzia i dati più significativi. Il numero di ciclisti rilevati nell’arco delle ore mattutine di rilevazione è stato notevole e potrebbe corrispondere a circa 24.000 auto in meno sulle strade lombarde. Un punto di partenza interessante per il confronto con i dati dei futuri rilevamenti.
I posti bici disponibili in prossimità delle stazioni ferroviarie censite sono stati 4.235, ossia una media di 282 per stazione, ma con discrepanze nella loro distribuzione: il 35% infatti è stato rilevato in sole due città, Brescia (750) e Lodi (735); Milano, con due tra le stazioni più grandi (Centrale e Cadorna), ha contato solo per 427 posti bici. Tuttavia l’incrocio dei dati di utilizzo passaggi – parcheggi ha evidenziato come, laddove sia possibile parcheggiare la bicicletta in un posto sicuro, cresce il numero dei pendolari che arrivano con il treno in città, per raggiungere il posto di lavoro o di studio. L’offerta di posti bici custoditi attrae e incentiva l’intermodalità.