Napoli, gli autobus restano fermi. "Non ci sono i soldi per il carburante"
L'ANM: "Con i tagli i fondi si sono ridotti del 40%. E gli autobus mercoledì si fermano". L'ufficio stampa del Comune declina ogni responsabilità con una metafora: "Se la cameriera non viene e non avvisa, noi cosa ci possiamo fare?" Ma un post di ANM pubblicato sulla pagina FB annunciava i primi disagi già martedì 29 alle 14.00. Asstra: "Colpa dei tagli al TPL: meno 27% in Campania"
30 January, 2013
Aggiornamento h.16.52:
"I depositi ANM sono stati riforniti eccetto Cavalleggeri d'aosta dove è attualmente in corso la fornitura di carburante. le line delle zone vomero, chiaia e fuorigrotta sono ancora in sofferenza. contiamo di avere il servizio completo entro un'ora. ci scusiamo per i disagi"
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Bus fermi a Napoli per mancanza di gasolio: la quasi totalità degli autobus dell'Anm-Azienda Napoletana Mobilita', sono rimasti nei depositi perché la società non è più in grado di garantire l'acquisto di carburante. Alcuni autobus - si apprende dalla nota diffusa da ANM - questa mattina sono usciti per effettuare alcune corse, ma stanno rientrando nei depositi per esaurimento del gasolio nei serbatoi.
Il blocco praticamente totale dei servizi è spiegato dalla società che precisa come "dei 600 autobus che circolavano fino a pochi anni fa (2009) oggi ne circolano meno di 350 perché - sottolinea - tra tagli governativi e regionali, i contributi che ANM riceve per pagare stipendi, contributi, fare manutenzione di mezzi ed impianti, pagare le assicurazioni, comprare il gasolio etc, si sono ridotti del 40%".
Con questi tagli - scrive Anm - è "ovvio che non è più possibile fare le cose che si facevano prima" per cui l'Azienda non è nella condizione di assicurare più mezzi, manutenerli etc". Non è questione di volontà o capacità - sottolinea - è questione di possibilità".
Ma il Comune lo sapeva?
L'ufficio stampa del Comune di Napoli, contattato telefonicamente, ha rimbalzato la palla all'ANM, sostenendo di non aver ricevuto alcuna comunicazione che permettesse di avvisare i cittadini del caos imminente. "Se la cameriera non viene a lavorare e non mi avverte io cosa ci posso fare?" hanno risposto, declinando ogni responsabilità.
Sulla pagina facebook di ANM però, il primo post che annunciava l'impossibilità di coprire alcune zone della città era apparso alle 14.00 di martedì 29 gennaio:
A causa di indisponibilità di carburante irregolarità zona flegrea, Chiaia e Vomero. Ci scusiamo per i disagi
La stessa Azienda Napoletana Mobilità, per bocca della responsabile dell'ufficio Comunicazione Valeria Teti (che abbiamo contattato al telefono), ammette che «il comune è al corrente da sempre delle difficoltà dell'ANM, essendo il proprietario dell'azienda». Anche nel caso contingente dell'emergenza gasolio, Palazzo San Giacomo sarebbe stato tempestivamente informato e, anzi, avrebbe fatto la sua parte nel «fare pressione ai fornitori perché ripristinino al più presto la fornitura di carburante». Non solo. Al di là del problema che si è verificato negli ultimi giorni, l'amministrazione comunale starebbe «combattendo al fianco dell'azienda» per risolvere i suoi problemi finanziari. «Il Comune sta facendo il possibile - aggiunge Teti - Non tanto sul piano della liquidità, visto che anche loro hanno i loro problemi con cui fare i conti, ma per quanto riguarda le prospettive future». il riferimento è al piano di rientro cui sta lavorando l'amministrazione e al progetto di fusione delle società di trasporto (la stessa ANM, Metronapoli, che gestisce le metropolitane, e Napolipark, società dei parcheggi).
A proposito invece della gestione pratica dell'emergenza, l'ANM conta di ripristinare la normalità nel primo pomeriggio del 30 gennaio (entro le 14 o al massimo le 15) grazie all'arrivo di un'autocisterna di gasolio (mentre scriviamo è in corso il rifornimento di carburante nel deposito di via Puglie). Per quanto riguarda il futuro, però, non è possibile escludere nuovi blocchi imprevisti. «Noi stessi abbiamo saputo solo ieri mattina dei problemi che avremmo avuto nella stessa giornata di ieri - aggiunge Teti - Siamo sempre sul filo del rasoio, non siamo un'azienda a regime. Il nostro lavoro è fare il possibile per scongiurare nuove emergenze, ma le nostre difficoltà sono note da tempo».
I commenti in rete
La pagina facebook di ANM guadagna 2000 like in una mattina: non esattamente per solidarietà. I napoletani cercano in ogni modi di sapere se un bus passerà... Ecco cosa scrivono: "Succederà come le immondizie? Dovremo noleggiare bus olandesi?"; "Il sindaco De Magistris lo ha mai preso un autobus in vita sua?"; "E se gli abbonati iniziassero a chiedervi i danni???"; "Il servizio trasporti è stato sempre pessimo anche in tempi passati quando i fondi non scarseggiavano: fin quando si è partecipate del Comune non ci si pone il problema della cattiva gestione tanto ai buchi di bilancio ci pensa il Pubblico"; "Non si sanno o possono prevedere queste cose? Bisogna ridursi all'ultimo momento per poterle riolvere".
To tweet or not to tweet?
L'assenza di Luigi De Magistris su twitter e facebook in piena crisi dei trasporti non piace ai cittadini napoletani, che rimproverano al sindaco questa "fuga mediatica" proprio quando avrebbero voluto spiegazioni e aggiornamenti diretti. Insomma, vanno bene i tweet per pubblicizzare la nuova pista ciclabile, ma 140 caratteri per spiegare come sia stato possibile arrivare a un simile caos li avrebbero apprezzati ancora di più. Curioso come invece all'Agenzia Napoletana per la Mobilità si rimproveri l'esatto contrario: "ANM non serve solo facebook e twitter per informare l'utenza dei disagi dovuti alla mancanza di carburante!! Usate carta e penne e lasciate i messaggi attaccati alle fermate dei bus perche' dannazione non tutti hanno internet!!!!" scrive qualcuno...
Legambiente: "paradossale, assurdo e indegno di una metropoli"
Michele Buonomo, presidente di Legambiente Campania: “Pensavamo di essere su una puntata di Scherzi a parte ma ci siamo sbagliati. Quello che sta succedendo a Napoli è paradossale, assurdo ed indegno per una metropoli. E’ proprio il caso di dire che il trasporto pubblico e’ alla canna del gas..olio e a pagare le conseguenze ancora una volta i cittadini che pagano sulla propria pelle inefficienze, incapacità, malgoverno e mancata programmazione di tutti gli enti sia quelli locali che centrali preposti a gestire la situazione. Da ambientalisti è vero che spariamo in una rivoluzione a piedi ma non pensavamo che si arrivasse a questo punto.
Leggi anche:
Asstra: "In Campania tagli al trasporto pubblico del 27%: una mazzata che avrebbe steso chiunque"
Rassegna stampa dagli altri giornali:
Gli autobus restano fermi “Costretti, non c’è gasolio” - da La Repubblica di Napoli del 30.01.2013
Bus senza gasolio, Napoli appiedata Anm: colpa di tagli. Il Garante: basta scuse - da Il Corriere del Mezzogiorno del 30.01.2013