Asstra: "In Campania tagli al trasporto pubblico del 27%: una mazzata che avrebbe steso chiunque"
Marcello Panettoni, presidente dell'Associazione Trasporti: "Il blocco dei trasporti pubblici napoletani è la punta di un iceberg che riguarda tutto il sistema dei trasporti pubblici locali del paese. Un sistema che ha subito negli ultimi due anni a causa della crisi economica dei tagli insostenibili"
30 January, 2013
“Il blocco dei trasporti pubblici napoletani è la punta di un iceberg che riguarda tutto il sistema dei trasporti pubblici locali del paese. Un sistema che ha subito negli ultimi due anni a causa della crisi economica dei tagli insostenibili alle risorse pubbliche ad esso destinate. In alcune regioni gli effetti di questi tagli sono stati durissimi, ma il picco l’ha raggiunto la Campania che nel 2012 ha ridotto del 27 per cento i finanziamenti per bus, tram, metro e treni regionali”. A parlare è Marcello Panettoni, il presidente di Asstra, l’associazione che riunisce le imprese di trasporto pubblico locale del paese. Oltre 200 imprese che fanno muovere ogni giorno in tutt’Italia 15 milioni di persone, e danno lavoro a 116.000 autoferrotranvieri.
Il presidente dell’Asstra è intervenuto molte volte per denunciare la situazione dei tagli ai fondi per il trasporto pubblico locale. Oggi lo fa per l’ennesima volta per spiegare cosa c’è dietro la crisi del sistema di trasporto pubblico napoletano.
“Dal 2010 al 2012 la riduzione di risorse complessiva per il settore è stata di 893 milioni di euro nel 2012 (-17%). Queste sono mazzate che lascerebbero a terra qualsiasi impresa, figuriamoci un settore come il nostro che si trascina da anni dei problemi strutturali mai veramente affrontati dalla politica. Ci si ricorda di questo settore solo quando ci sono gli scioperi. Nel frattempo i tagli alle risorse sono arrivati ad affondare il coltello nella carne viva delle aziende. Specialmente perché al problema dei tagli si somma la crisi di liquidità delle aziende dovuto al ritardo dei pagamenti di Regioni ed Enti Locali”, aggiunge il presidente di Asstra.
“Con questi chiari di luna, per mandare avanti il servizio bene o male - conclude Panettoni – le imprese hanno dovuto aumentare le tariffe, tagliare i servizi, bloccare il turn over, ricorrere a misure straordinarie come esodi incentivati, contratti di solidarietà difensiva ed in alcuni casi utilizzare degli ammortizzatori sociali in deroga. A livello nazionale tutto questo si traduce nella grande difficoltà a raggiungere l’intesa col sindacato per concludere il rinnovo del contratto nazionale. Ma in ballo c’è la difesa del posto di lavoro piuttosto che gli aumenti in busta paga. Speriamo soltanto che i cittadini non continuino ad essere presi come ostaggi ignari di una situazione drammatica, come sta accadendo a Napoli. Per questo oggi abbiamo deciso di parlare attraverso la stampa”. (FERPRESS)