Patto per Bari: 1,6 miliardi di euro per cambiare in "smart city"
Bari punta a essere "smart city", città dalle reti intelligenti, esempio per il Mezzogiorno grazie al "Patto per Bari" siglato il 9 gennaio 2013 nella sede della presidenza della Regione Puglia. Diversi gli ambiti previsti degli investimenti (1,6 miliardi di euro di fondi europei): culturale, economico, ambientale e sociale
02 February, 2013
A firmare il documento il presidente Nichi Vendola e il sindaco di Bari Michele Emiliano, alla presenza degli assessori regionali alle Infrastrutture e alle Politiche giovanili, Guglielmo Minervini e Nicola Fratoianni. Diverse e di grande importanza le azioni progettate in ambito culturale, economico, ambientale e sociale: dal lungomare di Fesca e San Girolamo alla risoluzione del nodo ferroviario, dagli interventi di riqualificazione sul litorale sud alla ristrutturazione di immobili dismessi per accogliere servizi di aggregazione e inclusione sociale, dalla realizzazione del grande parco urbano nell'area della Caserma Rossani alla costituzione del "Miglio dei Teatri" (che comprende il Piccinni, Margherita, Kursaal e Petruzzelli).
“Quando cominciammo a scrivere il Piano strategico della Terra di Bari - ha dichiarato il sindaco Emiliano - molti credevano si trattasse di fumo ma oggi firmiamo per primi un accordo nato da quel lavoro e destinato a cambiare il volto della nostra città. Attraverso questi investimenti, anche in ambito culturale, Bari rilancia il suo desiderio di presentare la propria candidatura a Capitale europea della Cultura per il 2019. Pensiamo in questo modo di poter rappresentare tutta la Puglia perché, come ho più volte sottolineato, vogliamo coinvolgere nel progetto anche gli altri capoluoghi pugliesi” .
“In vista delle nuove sfide della programmazione 2014-2020 - ha concluso il sindaco Emiliano - legate alle specializzazioni intelligenti, la Regione Puglia propone non solo a Bari ma a tutte le maggiori città pugliesi l'attuazione di patti per uno sviluppo urbano sostenibile e intelligente basato appunto sull'accordo fra Comuni e Regione come il Patto siglato oggi per Bari”.
Perché Bari
La città di Bari è stata scelta per prima perché ha già avviato un percorso in direzione della creazione della "smart city" partendo dall'adesione della città al Patto dei Sindaci nel luglio del 2010 e dalla redazione e attuazione di un Piano di Azione per l'Energia Sostenibile, in cui si definiscono gli obiettivi di riduzione delle emissioni e le modalità per raggiungerli. Inoltre nel capoluogo è stata promossa l'Associazione "Bari Smart City", un organismo senza fine di lucro che riunisce soggetti pubblici e privati allo scopo di progettare soluzioni ed idee per un modello sostenibile di sviluppo urbano.
Le risorse
La città di Bari è destinataria di cospicui finanziamenti nell'ambito del ciclo di programmazione in corso. I più significativi sono i seguenti:
€ 823.600.000 (Fas 2007-2013)
€ 399.580.576,15 (Fesr 2007-2013)
€ 399.395.403,25 (Apq - Accordo di programma quadro)
Totale: €1.622.575.979,4
Il documento
Il Patto che viene siglato oggi dal Presidente della Regione Puglia e dal Sindaco di Bari è la chiave di lettura del futuro pugliese. Un documento-guida che definisce il metodo di lavoro per ottimizzare risorse materiali, umane e culturali con l'obiettivo di creare quell'innovazione che genera benefici per cittadini e imprese. Per i primi si tratta di elevare la qualità della vita, per le aziende di accrescere la competitività.
Il percorso si compone di cinque azione:
1) centro di snodo della rete infrastrutturale regionale di trasporto e della rete ecologica regionale
2) città della cultura mediterranea;
3) città inclusiva
4) città della creatività e dell'innovazione;
5) città smart
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