Trasporto pubblico: dalle Regioni via libera al riparto del fondo da 5 miliardi
I presidenti delle Regioni hanno dato, in Conferenza Unificata, la propria intesa tecnica al riparto del Fondo nazionale per il trasporto pubblico locale che ammonta, complessivamente, per il 2013, a quasi 5 miliardi
08 February, 2013
I presidenti delle Regioni hanno dato, in Conferenza Unificata, la propria intesa tecnica al riparto del Fondo nazionale per il trasporto pubblico locale che ammonta, complessivamente, per il 2013, a quasi 5 miliardi. In particolare, l'accordo raggiunto prevede che verra' erogato il 60% dell'importo pari a 1,6 miliardi destinati ai contratti di servizio con Trenitalia. Entro i prossimi 4 mesi dovranno essere varati i nuovi criteri di efficientamento e si potranno distribuire le restanti risorse.
E' una boccata di ossigeno per il trasporto pubblico locale, la cui sorte è da tempo in balìa dell'incertezza: in Piemonte ad esempio le compagnie di trasporti lamentavano pochi giorni fa “l'assenza di un impegno della Regione per i servizi in questione oltre la data del 08/12/2012”, minacciando di sospendere le tratte. L'attuale provvedimento rappresenta un compromesso tra Stato, Sindacati e Regioni in vista di un accordo che, come dice il Vice Ministro Michel Martone, “i lavoratori attendono da cinque anni”.
Le reazioni delle parti evidenziano luci ed ombre. Il Vice Ministro Mario Caccia evidenzia come l'intesa raggiunta “consentirà la copertura dei servizi di Trasporto Pubblico Locale fino a tutto il mese di Luglio”. E anche l'A.N.C.I., per bocca del suo presidente Graziano Delrio, afferma: “Questa è una buona notizia. Entro 30 giorni saranno trasferite le risorse dovute ai Comuni, che le gireranno alle aziende di trasporto pubblico locale”. Ma restano, aggiunge il vicepresidente dell'associazione dei comuni Alessandro Cattaneo, “criticità irrisolte” di copertura del fabbisogno, necessaria per una programmazione certa dei servizi.
Anche il comunicato delle Regioni mette in luce “gravi criticità: l'anticipazione delle risorse pari a solo il 60 % [è] assolutamente inadeguata alle esigenze del settore”. Lo sforzo fatto mira comunque a salvaguardare i servizi e viene espresso “apprezzamento sulla stabilizzazione delle risorse per le annualità 2013-2015”. Autobus e treni, insomma, continueranno a circolare; almeno per ora.