Gran Bretagna: road pricing nazionale bocciato dal neo eletto Segretario dei Trasporti britannico Lord Adonis
Volta faccia del nuovo governo Laburista che adesso dichiara che lascerà fuori dal programma elettorale il progetto di imporre una tariffa agli automobilisti britannici
30 June, 2009
Debora Pasero
Non si tratta del city charging di Londra, che resta in vigore e dipende dal governo locale.
Si tratta della tariffazione dei passaggi delle auto sulle strade a livello nazionale, nei monenti più affollati.
La proposta che avrebbe visto gli automobilisti britannici tassati fino a 1,30 sterline al miglio durante le ore di punta, è stata bandita dal programma elettorale del parte laburista.
La decisione parte dal neo Segretario ai Trasporti Lord Adoins, che in carica da poco meno di un mese, ha deciso di andare incontro a una protesta pubblica di un gruppo di cittadini londinesi che sul sito Downing Street hanno raccolto quasi 2 miilioni di firme per evitare l’introduzione del road princing.
Lord Adonis ha infatti dichiarato che secondo lui non era il momento adatto per imporre una simile tassa, ora che il Paese è in recessione.
"Il piano sarà escluso dal programma elettorale laburista fino prossime alle elezioni generali - ha affermato Lord Adoins - e nel caso il governo laburista venisse rieletto non verrà introdotto"
Continua il Segretario: "Non credo, che questo sia il momento per aggiungere altra pressione fiscali sugli automobilisti, oltre a quella causata dalla recessione"
La petizione anti tariffazione stradale, promossa da Peter Roberts, un uomo d'affari del Midlands e sostenuta dal Daily Telegraph, ha attirato più di qualsiasi altra raccolta firme sul sito Downing Street. Peter Roberts ha accolto favorevolmente la proposta dei Laburisti dichiarando: "Finalmente il Governo ha riconosciuto che la tariffazione stradale è un'ingiusta imposizione sugli automobilisti, che pagano già una fortuna in tasse sull'auto e sul carburante"
Questo progetto di road pricing prevede che le automobili vengano dotate di etichette elettroniche o scatole nere per essere seguite sia da satellite o cha telecamere stradali, per poterne controllare le effettive miglia percorse. Quando venne proposto per la prima volta, il road pricing era nato con l'intento di sostituire il pedaggio stradale e le tasse sul carburante. Questo aspetto sin da subito destò la preoccupazione del MInistro del Tesoro, preoccupato per calo delle entrate fiscali.
Nonostante le proteste sollevate sul road pricing, il governo sta comunque proseguendo con una serie di prove tecnologiche che potrebbero in un futuro successivo introdurre la misura. Da parte di Lord Adonis si ribadisce che qualsiasi riforma debba essere approvata democraticamente dalla maggiornaza dei cittadini.
La retromarcia di Adoins non ha comunque accolto il favore di tutte le parti venendo addirittura "condannata" da Stephen Joseph, direttore della Campagna per il Miglioramento dei Trasporti che ha dichiarato: "Credo che questo protesta sia totalmente irrealistica", ha detto. "Se sulle strade continua a crescere il numero dei veicoli, significa che prima o poi dovremmo comunque trattare questo argomento. Se non decidiamo di passare al vecchio stile sovietico di razionamento da code, prima o poi un governo dovrà guardare alla tariffazione."
In Gran Bretagna si parla di road pricing dal 2004 quando il cancelliere Alistair Darling, poi segretario ai trasporti, aveva lanciato l’idea.