Napoli: piano per la rinascita del centro storico
Il degrado del centro di Napoli è ormai un fatto. Lo stato d’abbandono in cui versa lo hanno reso pericoloso e ne hanno fortemente abbassato la qualità della vita, tanto da rendere molto realistica l’ipotesi di perdere il titolo di patrimonio mondiale dell’umanità. Con Il Grande Programma per il Centro Storico di Napoli Patrimonio Unesco, l’amministrazione comunale cerca di correre ai ripari
02 July, 2009
Il comune di Napoli ha approvato Il Grande Programma per il Centro Storico di Napoli Patrimonio UNESCO. Lo stato di degrado del centro cittadino era ormai diventato argomento da prima pagina dei giornali locali negli ultimi mesi, anche grazie all’azione di associazioni e cittadini che ne avevano denunciato l’abbandono alla stessa organizzazione facente capo all’Onu.
L’amministrazione napoletana ha, quindi, deciso di dare una svolta all’attuale condizione del centro città. Non solo restauro di monumenti e di tessuti edilizi storici, ma una serie di interventi legati alla sicurezza e politiche dell'inclusione.
Per avviare il processo, l’amministrazione ha deciso di mirare a due obiettivi: cultura e accoglienza. Dunque da un lato, si cercherà di recuperare le componenti materiali del patrimonio culturale locale la vocazione del centro antico a Cittadella degli Studi, delle Arti e della Cultura e di implementare l’offerta culturale (Università, Istituzioni, Musei, etc.), del sistema dei servizi e della struttura economico-produttiva locale, dall’altro, si cercherà di attivare la capacità del territorio e del sistema sociale e dei servizi di migliorare la qualità della vita per gli stessi cittadini, nonché di attrarre, accogliere e ospitare studenti, ricercatori, lavoratori, imprese e turisti.
Innanzitutto il Comune di Napoli si è detto pronto a rimuovere cause di forte criticità connesse ai fenomeni di degrado e disagio sociale, al fine di promuovere la qualità urbana, ridurre l'allontanamento di residenti appartenenti a gruppi sociali culturalmente elevati e di attività economiche tradizionalmente insediate nel Centro Storico.
Il Comune di Napoli ha fatto sapere al riguardo che punterà sul coinvolgimento e la partecipazione della popolazione, ed ha per questo organizzato incontri con i cittadini delle municipalità interessate.
I giorni previsti per la consultazione dei cittadini sono:
1. 7 luglio: Prima Municipalità, Piazza S.Maria degli Angeli n.1, a partire dalle ore 12.00
2. 9 luglio: Terza Municipalità, Via Lieti, 97 (Capodimonte), a partire dalle ore 10.00
1. 14 luglio: Quarta Municipalità, Sala del Lazzaretto c/o Ospedale della Pace, a partire dalle ore 17.00
2. 15 luglio: Seconda Municipalità, Piazza Dante, 93 (I piano), a partire dalle ore 9.30
Sarà, inoltre, possibile per soggetti pubblici e privati inviare proprie manifestazioni di interesse con proposte progettuali che potrebbero entrare a far parte dei progetto finale e saranno organizzati forum su temi di vario interesse. Nello specifico:
1. 1 luglio: presso la Sala Giunta del Comune di Napoli, a partire dalle ore 15.00 ci sarà il "forum dell'economia e del lavoro", dedicato ai rappresentanti delle imprese, delle associazioni di categoria e degli ordini professionali. Sono stati invitati, tra gli altri, rappresentanti dell'Unione Industriale, dell'ASCOM, della Camera di Commercio, dell'ACEN e del Confartigianato.
2. 2 luglio: presso la Sala Giunta del Comune di Napoli, a partire dalle ore 10.00, ci sarà il "forum della conoscenza, del sapere e della formazione", dedicato ai rappresentanti delle università, della scuola e degli istituti di ricerca. Sono stati invitati i Rettori delle cinque Università napoletane, il Conservatorio e l'Accademia delle Belle Arti
3. 6 luglio: presso l'Auditorium dell'Arcidiocesi di Napoli - Largo Donnaregina, 22, a partire dalle ore 10.00, ci sarà il "forum delle associazioni e della società civile".