Inceneritore di Acerra: la grande o mezza bufala?
La sua apertura era stata presentata come il simbolo della fine dell’emergenza rifiuti in Campania, ma dalla data della sua inaugurazione non ha mai lavorato a pieno regime e molti dubitano della sua reale affidabilità
13 July, 2009
Continuano ad esserci dubbi sull’inceneritore di Acerra, che non funziona ancora a pieno regime. Nelle settimane che vanno dal 23 giugno al 6 luglio, in base ai dati dell’osservatorio istituito da Guido Bertolaso, nessuna delle tre linee dell’impianto ha funzionato senza stop. La linea che ha subito un maggior numero di pause è la terza, che in media ha bruciato rifiuti per meno di 5 giorni su 14. Le altre linee, invece, hanno lavorato meno di dieci giorni su 14. In totale, durante le due settimane, sono state bruciate meno di 100 mila tonnellate di rifiuti e sono stati prodotti meno di 60 mila Mwh di energia.
Sul funzionamento dell’inceneritore si è espresso anche Franco Ortolani, docente di geologia alla Federico II, che in una nota ha ne criticato la qualità. Ortolani parla di incredibile approssimazione con la quale è stato progettato l’impianto di importanza strategica e di scarsa qualità progettuale, evidenziata anche dalla Commissione Via.
In un suo articolo, inoltre, Francesco Capone della Partenope Ambiente, società del gruppo A2A che effettua controlli sull´impianto ha dichiarato: dal giorno della prima accensione l´inceneritore si è fermato più volte per problemi agli ingranaggi, rotture alle pompe del riciclo dell´acqua, difetti dei compressori ecc. Stando a quanto scritto nell’articolo, l’impianto resta chiuso anche più di un giorno, quando supera il livello di ossido di carbonio e a furia di spegnerlo e riaccenderlo, l´inceneritore ne risente. L´impianto, continua l’articolo, è complesso e ha ingranaggi delicati, dieci anni di blocchi, battaglie legali, lotte ambientali lo hanno danneggiato.
1 commenti
Scrivi un commentoVash
18.07.2009 08:07
Quindi la scarsa qualità progettuale è dovuta... alle battaglie legali? alle lotte ambientalli?
Che faccia tosta!