Campania: 60 comuni a rischio commissariamento
Ancora amministrazioni inadempienti nella raccolta differenziata, intanto il sindaco Iervolino chiede una proroga del termine del commissariamento per la regione
16 July, 2009
60 comuni a rischio commissariamento perché inadempienti sul fronte della raccolta differenziata, di cui 20 solo nella provincia di Napoli. Il dato è stato comunicato durante la prima sessione della Commissione bicamerale d'inchiesta sugli illeciti connessi al ciclo dei rifiuti, a Napoli dal 14 al 16 luglio e presieduta da Gaetano Pecorella.
Ma non è questo l'unico elemento emerso. Durante la sessione si è cercato di capire quali passaggi del ciclo dei rifiuti della regione mostrano ancora carenze e perché. Molti dei problemi sarebbero, secondo i componenti della Commissione, legati allo smaltimento. Molte aziende che dovrebbero occuparsene sono inquinate dalla criminalità. Un esempio su tutti è quello dei pneumatici. Solo il 20% dei vecchi copertoni, infatti, verrebbe smaltito regolarmente, la restante parte sarebbe invece bruciata da organizzazioni criminali, in particolare nei comuni del nord della provincia napoletana. In clan, in sostanza, dietro corrispettivo si occuperebbero dello smaltimento dei pneumatici.
Altra questione affrontata è stato il rapporto tra il governo e le amministrazioni locali e la possibilità che queste ultime ritornino ad occuparsi direttamente della gestione dei rifiuti. Su questo fronte ha sorpreso la dichiarazione del sindaco Iervolino, che ha auspicato una proroga del regime commissariale oltre il termine del 31 dicembre 2009. Secondo il primo cittadino è necessario uscire dolcemente dalla fase commissariale, e per questo serve un anno di tempo in più. Irremovibile la posizione di Guido Bertolaso al riguardo: nessuna proroga, esiste une legge dello Stato per cui la fase di emergenza dovrà essere risolta entro la fine del 2009.