Torino2006: botta e risposta tra il gruppo ambientalista internazionale Guard Fox Watch e il Toroc
23 March, 2004
di Laura Cardacino Secondo il gruppo di monitoraggio internazionale Guard Fox Watch (GFW), i prossimi Giochi Olimpici Invernali del 2006 a Torino, mancano di sufficienti misure di salvaguardia ambientale per tutto il territorio alpino interessato. Il GFW ha visitato i siti delle Olimpiadi nel febbraio 2003 ed ha proposto ampie misure per prevenire quelle che definisce: "gli scandalosi scempi dei precedenti Giochi Invernali, di cui è stato testimone a Nagano, Giappone e Salt lake City, Utah, Stati Uniti". (leggi il documento integrale) Noi abbiamo chiesto ai diretti interessati, il Toroc e in particolare al direttore dell’ambiente, Roberto Saini, di rispondere punto per punto alle obiezioni del GFW e chiarire le politiche ambientali attuate per la realizzazione di strutture e infrastrutture adibite ai Giochi olimpici. “Alcune affermazioni di GFW – spiega Saini - sono frutto di evidente completa mancanza di conoscenza del territorio: infatti le previsioni di afflusso di spettatori per i Giochi sono, come detto, condizionate dalle limitazioni fisiche del sistema stradale che evidentemente negli USA ha una caratterizzazione differente. E aggiunge: “Lo smaltimento rifiuti è calibrato sulle condizioni dei luoghi e risponde alle normative nazionali prevedendo peraltro l’obiettivo “zero rifiuti in discarica” per quanto prodotto nei siti olimpici. Il sistema di monitoraggio adottato non può poi essere paragonato né confrontato con quello adottato a Salt Lake City ed a Nagano discendendo da una procedura di Valutazione Ambientale Strategica (VAS) che è applicata sulla base di una Direttiva Europea”.