Si possono difendere i treni e i metrò?/2: Solo i depositi bagagli!
Metal detector per la sicurezza? Interviste al responsabile della sicurezza delle FS Toselli e al dirigente del Sindacato Trasporti Balotta
25 March, 2004
Metal detector per difendere treni da attacchi terroristici? Ne aveva parlato in una conferenza post Madrid l'amministratore delegato e presidente del gruppo Fs, Giancarlo Cimoli, annunciando a sorpresa la possibilità di installare metal detector nelle stazioni ferroviarie per controllare passeggeri e bagagli prima di salire a bordo. "In realtà" - chiarisce Toselli, responsabile della sicurezza per le FS -"l'idea è quella di dotare di metal detector solo i depositi bagagli. Adottare un controllo del genere anche sui passeggeri, in un sistema come quello italiano con mezzo miliardo di persone all'anno, sarebbe impossibile". Sì allora a controlli con telecamere a circuito chiuso, con cani antiboicottaggio, e controlli a campione anche a bordo dei treni. "Ma pensare a provvedimenti diversi in un sistema aperto non è fattibile". Una strada impraticabile, quella dell'uso dei metal detector sui passeggeri, anche per Dario Balotta, dirigente del Sindacato Trasporti. “Credo che il metal detector sia un’arma a doppio taglio: dove ci sono trasporti di massa è difficile adottare un provvedimento simile, perché treni e metropolitane sono trasporti rapidi solo nella misura in cui c’è facilità nella loro accessibilità. Non credo dunque che un controllo del genere sia ideale, proprio perché avrebbe risvolti negativi sull’efficienza del sistema, con costi tra l’altro notevoli. E poi che succede se qualcuno piazza la bomba sui binari? Quale misura alternativa allora propone per garantire la sicurezza dei viaggiatori? “Forse vedrei meglio un maggiore coinvolgimento e una maggiore attenzione da parte del personale, con addetti alle pulizie incaricati anche di controllare i vagoni, riqualificando dunque le loro attività”.