IL PIANO D’AZIONE CONTRO L’INQUINAMENTO ATMOSFERICO
Un anno di provvedimenti per migliorare la qualità dell’aria
14 April, 2004
È passato poco meno di un anno da quando è stato approvato il Piano d’azione provinciale per la riduzione dell’inquinamento atmosferico, su proposta dell’Assessorato alle risorse idriche ed atmosferiche della Provincia di Torino. I tempi sono quindi maturi per fare un bilancio della situazione ed analizzare i provvedimenti attuati. Bilancio che è stato presentato stamattina durante una conferenza stampa a Palazzo Cisterna con l’illustrazione dei risultati raggiunti nell’ultimo anno dagli interventi provinciali, per i quali sono già stati investiti complessivamente oltre 3 milioni di euro. “Sono più di 20 i comuni della Provincia di Torino che hanno adottato il Piano d’azione – ha spiegato L’Assessore provinciale Elena Ferro - che prevede la limitazione del traffico su gomma nelle aree urbane e parallelamente istituire dei provvedimenti strutturali per incentivare il passaggio ai combustibili meno inquinanti e alle tecnologie a basso impatto ambientale.” Gli interventi si articolano in diversi settori: si va dai bandi di finanziamento per la sostituzione di impianti termici obsoleti e altamente inquinanti a quelli per promuovere il passaggio all’uso del metano per l’autotrasporto, dalla limitazione del traffico non ecologico nelle zone urbane a progetti di comunicazione mirati (come l’indice di qualità dell’aria IQA) per diffondere informazioni aggiornate sulla situazione dell’inquinamento atmosferico. Secondo la valutazione effettuata dai tecnici, l’aria è lievemente migliorata rispetto allo scorso inverno ma presenta ancora livelli di concentrazione troppo alti per quanto riguarda il biossido di azoto e le polveri sottili, misurate attraverso l’indice PM10. “E’ evidente che per fare salti di qualità significativi è necessario proseguire in questa direzione - ha commentato la Presidente della Provincia di Torino Mercedes Bresso - per scendere sotto i livelli stabiliti servono provvedimenti drastici e strutturali, ma soprattutto servono iniziative di lungo periodo e continuità negli interventi. Questo primo anno è stato utile per sperimentare l’efficacia delle misure adottate, che devono però rientrare in un processo progressivo e graduale verso una migliore qualità dell’aria”.