L’OSCAR DELL’IMBALLAGGIO 2004 PREMIA L’AMBIENTE
20 May, 2004
L’Istituto Italiano Imballaggio e il CONAI, Consorzio Nazionale Imballaggi, dedicano quest’anno l’Oscar dell’imballaggio alla tutela dell’ambiente. 9 i premi per imballaggi eco-compatibili. Altri 3 premi per le sezioni Comunicazione, Tecnologia e Contenuto di servizio. Milano, 20 maggio 2004 – A Milano presso l’Università IULM si è tenuta oggi la 47a edizione dell’Oscar dell’Imballaggio. Lo storico concorso organizzato dall’Istituto Italiano Imballaggio, quest’anno con la partecipazione del CONAI, Consorzio Nazionale Imballaggi, è interamente dedicato all’ambiente. Da anni l’Istituto promuove e stimola la progettazione di packaging ecocompatibili, dedicando un premio speciale dell’Oscar agli esempi più significativi in quel settore. L’edizione di quest’anno, in stretta collaborazione con CONAI, è stata completamente focalizzata sui temi ambientali, valorizzando le politiche di prevenzione dell’impatto ambientale degli imballaggi intraprese dalle aziende fin dal momento della progettazione del packaging. Come tutti gli anni, i premi sono stati assegnati da una giuria tecnica che ha preso in considerazione i progetti realizzati dai produttori e dagli utilizzatori di packaging. Al concorso hanno aderito sia grandi che piccole e medie aziende e la qualità dei progetti ha portato ad assegnare anche più premi per la stessa categoria. Per CONAI, Consorzio Nazionale Imballaggi, la partecipazione all’Oscar dell’Imballaggio rientra in una progetto più ampio, che è stato significativamente chiamato Pensare Futuro. Il progetto si pone l’obiettivo di sensibilizzare le aziende proprio sul tema della prevenzione dell’impatto ambientale. Pensare Futuro significa infatti impegnarsi fin dalla fase di progettazione affinché gli imballaggi, una volta usati, possano essere trasformati da rifiuto in nuova risorsa, a vantaggio dell’ambiente. “In linea con la funzione richiestaci dalla legge”, dice il presidente di CONAI Gianfranco Faina, “stiamo sviluppando il progetto Pensare Futuro per promuovere e diffondere, nel mondo delle imprese, pratiche operative virtuose, fin dalla fase di progettazione degli imballaggi, per rendere effettivo quello sviluppo sostenibile da tutti auspicato”. Il progetto di CONAI Pensare Futuro comprende, oltre alla partecipazione all’Oscar dell’Imballaggio, la pubblicazione del Dossier Prevenzione, un volume che raccoglie oltre 75 casi di innovazione del packaging in una ottica di eco-sostenibilità. “Pensare Futuro significa impostare programmi di ampio respiro”, spiega ancora Gianfranco Faina, “ma anche sviluppare idee e soluzioni nell’attività quotidiana delle imprese nell’obiettivo di far fronte alla nuova responsabilità del produttore, che si estende fino alla fase post-consumo del prodotto”. Proprio in questo frangente l’Istituto Italiano Imballaggio è fortemente impegnato, come sottolinea il Presidente Cesare Gussoni: “La scienza del packaging non potrebbe essere definita tale, se non tenesse conto delle valenze ambientali. Il ruolo dell’Istituto è quello di formare tecnicamente- all’Università e in azienda - tutti gli specialisti di packaging che lavorano in sinergia per realizzare soluzioni di imballaggio efficaci ed ecocompatibili”. La manifestazione dell’Oscar ha voluto quest’anno inserirsi in una cornice significativa come quella dell’Università IULM. “Quando l’Istituto Italiano Imballaggio e CONAI ci hanno proposto di ospitare l’Oscar dell’Imballaggio, abbiamo accettato con piacere. – dice il Rettore dell’Università IULM, prof. Giovanni Puglisi – Il nostro Ateneo è un punto di incontro fra il mondo accademico e il mondo imprenditoriale ed è il primo ed unico in Italia ad occuparsi specificamente della comunicazione in tutti i suoi ambiti di applicazione. Qui gli studenti si formano anche sui temi del marketing e del consumo, nei quali l’imballaggio riveste un ruolo molto importante”. “La IULM è l’università italiana in cui i temi della comunicazione d’impresa costituiscono il cuore dell’attività didattica e di ricerca”, sostiene il prof. Giampaolo Fabris, ordinario di sociologia dei consumi alla IULM, che nel suo intervento ha analizzato l’evoluzione e il ruolo del packaging in una prospettiva storica e dei mutamenti del marketing con particolare riferimento alla nuova sensibilità ambientale. In chiusura, la consegna degli Oscar dell’Imballaggio 2004 che, come l’intera manifestazione, è stata condotta da Alessandro Cecchi Paone. Ecco i premiati nelle 5 diverse sezioni: sezione imballaggi per prodotti alimentari: Barilla per il sacchetto di frollini, fortemente ridimensionato a parità di contenuto, Xilopack per un imballaggio innovativo per prodotti ortofrutticoli con impatti positivi sulla logistica; sezione imballaggi per bevande e liquidi alimentari: Granarolo per riduzione di peso della bottiglia del latte, TetraPak/Confruit per aver adottato una politica di salvaguardia dell’ambiente collegandola idealmente al prodotto in concorso; sezione imballaggi per prodotti chimici e per la detergenza: Eni,PDC e Affaba & Ferrari per il primo flacone per olio lubrificante interamente in PET e quindi facilmente riciclabile, Coop Italia per un flacone per ammorbidenti realizzato utilizzando materiale riciclato attraverso una nuova tecnologia; sezione imballaggi per prodotti durevoli: Gucci/Scatolificio Mannucci, per scatole per confezionamento e spedizione con peso ridotto del 30%; sezione imballaggi per la movimentazione e il business-to-business: Sebel per il multipack minimale in plastica per 12 lattine, Rentapack per un imballaggio riutilizzabile per elettrodomestici bianchi. Tre premi sono stati inoltre assegnati per altrettante sezioni speciali: Sezione speciale comunicazione a Goglio per una confezione di caffè in cialde; Sezione speciale contenuto di servizio a Sutter per il Dosagiusto di una cera per pavimenti; Sezione speciale tecnologia a Bormioli Rocco per il tubo ONE monopezzo.