Al bando la pigrizia, si va a scuola a piedi
Monza ha deciso di dare una mano a combattere lo smog e la pigrizia dei bambini aderendo all'iniziativa di un'organizzazione internazionale «Andiamo a scuola a piedi»
14 October, 2003
MONZA (Milano) — Ogni mezzo non è buono per recarsi a scuola. Troppo inquinamento nell'aria provocato da auto e bus. E bimbi sempre più obesi. Così Monza ha deciso di dare una mano a combattere lo smog e la pigrizia dei bambini aderendo all'iniziativa di un'organizzazione internazionale «Andiamo a scuola a piedi» che si terrà mercoledì 8 ottobre. La città di Monza, capofila per l'Italia, ha aderito all'iniziativa fin dal 2001 quando circa 1400 bambini si recarono a scuola a piedi. Un successo che ogni anno vede una sempre maggior partecipazione degli scolari. Quest'anno l'8 ottobre, saranno coinvolte trentacinque scuole di ogni ordine e grado per un totale di 5000 alunni. Insegnanti e genitori di ogni scuola hanno individuato un punto di raccolta a circa 200-400 metri dalla scuola dove alle 8 del mattino si daranno appuntamento gli studenti per recarsi insieme a scuola. Il luogo sarà presidiato a partire dalle 7.45. Dai punti di ritrovo, dove saranno distribuiti gadget legati all'iniziativa, i partecipanti si recheranno alle proprie scuole, accompagnati da insegnanti e genitori, seguendo un percorso vigilato dalla Polizia Municipale. E così al ritorno. «Una breve passeggiata quotidiana - afferma Pier Luigi Tucci presidente della Fimp, la Federazione Italiana Medici Pediatri - è molto utile per la salute. In pratica le domeniche a piedi, che hanno ottenuto tanto successo, potrebbero diventare per gli scolari un'abitudine quotidiana. Mi rendo conto che le strutture delle nostre città rendono arduo questo progetto ma è importante realizzarlo: le città sono poco a misura d'uomo e ancor meno a misura di bambino. Manca un politica ambientale che si faccia carico globalmente e su tutto il territorio nazionale di questo diritto fondamentale dei bambini».