Per gli italiani lo smog è il primo nemico, al secondo posto i rifiuti
Secondo un sondaggio Apat sulla percezione dei rischi ambientali
25 June, 2004
Tratto dal sito Ansa.it E' l'aria malata e irrespirabile il nemico numero uno indicato dagli italiani come uno dei problemi piu' urgenti seguito, ma con distacco, dai rifiuti. Solo terza la salvaguardia dell'ambiente e del territorio, quinto posto pari merito per scorie nucleari e acqua, ultimo il mare. Questi i primi risultati di un'indagine, ancora in corso, sugli italiani e l'ambiente realizzata dall'Agenzia per la protezione dell'ambiente e per i servizi tecnici (Apat) con l' aiuto del sistema delle agenzie ambientali, e resa nota nel corso della presentazione della settimana ambientale organizzata a Genova dal 5 al 9 luglio da Apat, Arpal e Regione Liguria. Dalla prima tranche di interviste telefoniche (oltre 1.500 in questa prima fase) risulta che per il 44% e' l'inquinamento la questione ambientale piu' urgente in Italia contro il 18% che indica i rifiuti, il 12% la salvaguardia del territorio, il 6% rispettivamente per scorie nucleari e acqua e il 2% la tutela dell'ambiente marino. Un ultimo dato questo che ''dimostra - ha sottolineato il direttore Apat, Giorgio Cesari - come l'ambiente sia ancora vissuto come momento emotivo e stagionale. Se avessimo fatto la domanda in estate i risultati sarebbero stati diversi. Ma cio' che emerge e' che l' attenzione e' rivolta soprattutto ai temi legati al quotidiano''. Emotivita' a parte, gli italiani sono pero' piu' maturi. Il 56% degli intervistati, infatti, ha dichiarato di aver letto pubblicazioni su temi ambientali, il 62% ha seguito con particolare interesse alcune vicende legate all'ambiente. E anche qui, il dato sulle tematiche seguite rispecchia il risultato principale. E' l'aria ancora una volta la protagonista assoluta dell'interesse degli italiani. Il 19% di chi ha dichiarato di aver seguito vicende ambientali ha rivolto la sua attenzione proprio all'aria (19%), seguono disastri ecologici (17%), nucleare (16%), rifiuti (11%), clima (9%). Dal 6% in giu' si trovano acqua, natura e biodiversita', degrado ambientale e sviluppo sostenibile. Sul fronte delle fonti, sono i quotidiani la prima fonte di informazione per gli italiani con oltre il 70%. Quasi il 50% sa qualcosa di ambiente perche' lo ha letto sui periodici poco sfruttata internet al penultimo posto con meno del 20% prima dei bollettini comunali, fonte di informazione per poco piu' del 10%. Le riviste specializzate sono a oltre il 25%. Per il piccolo schermo, documentari e speciali gli eco-programmi piu' visti e comunque il 77% del campione dichiara di aver visto almeno un programma di contenuto ambientale. ''Il campione non e' completo - ha quindi commentato Cesari- questa e' una prima proiezione che gia' indica gli orientamenti degli italiani che vogliono sempre piu' informazioni vere e dati certificati''.