Un tetto-giardino contro il caldo - da Repubblica del 20 giugno 2004
È più efficace dei condizionatori d´aria, anti-inquinamento, fonoassorbente e ricicla l´acqua piovana. In Germania va di moda da trent´anni
25 June, 2004
Il prato pensile fa respirare le città: ora anche l´Italia lo scopre. Coperture ecologiche per fabbriche e supermercati: non solo piacere dell´occhio. A Bolzano da febbraio è previsto nel regolamento edilizio. L´esperienza emiliana. ANNA MANNUCCI ROMA - Si avvicina l´estate e tutti si attrezzano di condizionatore. Che a sua volta consuma energia e butta aria calda nell´ambiente, in un circolo vizioso. Da Bologna arriva una proposta alternativa, lo Sky Garden Project, un invito a riempire di verde - con alberi, prati, cespugli - tetti e terrazzi, per rinfrescare interni ed esterni. Mercoledì 9 giugno, alla palazzina Liberty dei giardini Margherita, una festa aperta al pubblico ha lanciato il progetto, di cui si discuterà seriamente il 28, in una Giornata di studio, al Teatro e Chiostro di San Martino, sempre a Bologna. Non si tratta solo di allestire belle fioriture sui terrazzi, come si fa da tanto tempo, dai famosi giardini pensili ai balconi di chi ha il pollice verde, ma di coprire con prati e piante grandi estensioni ora abbandonate ai raggi solari. Tetti di case e di fabbriche, capannoni industriali, garage, centri commerciali, possono essere piantumati e diventare \"verde pensile orizzontale\". Lo si può fare sulle nuove costruzioni, su quelle vecchie o durante le ristrutturazioni. «Le tecnologie ci sono - spiega Ruggero Corrado, eco-architetto bolognese alla testa dello Sky Garden Project - i costi non sono molto più alti di quelli della costruzione o manutenzione dei tetti normali. Quel che scarseggia è l´informazione degli amministatori pubblici e dei progettisti, gli ingegneri, i geometri». Non è solo una questione estetica - che già non sarebbe poco - si tratta di creare una nuova dimensione per le città sovraffollate e soffocate. Il verde pensile rinfresca l´aria, riduce l´inquinamento, assorbe e riutilizza l´acqua piovana, fa da pannello fonoassorbente e mitiga le onde elettromagnetiche. Volendo, lo si può progettare in modo che sia utilizzabile in piena sicurezza dai cittadini, i bambini ci possono giocare e i grandi fare attività sportive o rilassarsi. Insomma, una soluzione che appare quasi miracolosa, ma che molti stanno già applicando. In Germania è una pratica consolidata ormai da una trentina d´anni in moltissime città. Negli Usa, il comune di Chicago dal 1999 ha lanciato con successo il progetto \"tetti verdi\" per migliorare il clima e combattere lo smog. Appena fuori Detroit i giganteschi stabilimenti automobilistici Ford si sono ricoperti di verde. Anche Sidney, in Australia, si sta attrezzando con questi climatizzatori vegetali. Per non dire del Giappone. Racconta Ruggero Corrado: «A Tokyo è obbligatoria, dal 1? aprile 2001, la messa a verde di almeno il 20% delle coperture piane, per contrastare un drammatico aumento delle temperature estive, che negli ultimi anni non scendevano più neanche di notte». Ma anche in Italia qualcosa si sta muovendo, a Bolzano dal febbraio 2004 il consiglio comunale ha approvato l´indice Rie, Riduzione impatto edilizio, che prevede nel regolamento edilizio il verde pensile come indispensabile \"strumento di mitigazione e compensazione ambientale\". E in Emilia Romagna, a Faenza, un giardino pensile è stato piantato sul tetto di un centro commerciale. Dato che i centri commerciali finiscono per assomigliarsi tutti, è proprio un buon esempio.