Vacanze su due ruote? Non portatevi la casa - da Repubblica del 20 luglio 2004
Tutti i segreti che bisogna conoscere per preparare la partenza
20 July, 2004
Molti sono i modi di viaggiare ma i viaggi veri, quelli che non dimentichi mai, quelli che puoi stare lì a raccontare per giorni, sono quelli vissuti in bici. Però non sempre è facile programmare un viaggio in bici. Dove dormire, come vestirsi, dove lasciare la propria bicicletta durante le visite, cosa fare quando piove, cosa mettere nelle borse da viaggio, che mappe usare. Queste sono alcune delle domande che un «turista in bicicletta» si fa prima di partire. Innanzitutto, perché «turista in bicicletta» e non «cicloturista». La differenza è basilare. Il termine «cicloturista» è stato coniato anni fa per coloro (non me ne vogliano) che vanno in bicicletta guardando più il contachilometri che il paesaggio, per coloro che disputano le granfondo alla media di 20/30 km all´ora, con tutte le variazioni del caso. Il termine «turista in bicicletta» invece è per coloro che amano viaggiare lentamente, alla media dei 15/17 km all´ora, o anche meno. Ciò significa poter assaporare la natura che ci circonda, le città d´arte, i grandi e i piccoli spazi, avvicinarsi alla gente e con la gente stabilire un contatto più o meno profondo; ma significa anche poter resistere per più giorni (ovviamente poche ore al giorno) in sella senza dover recriminare «perché l´ho fatto ?». Un altro argomento riguarda le cartine ciclabili: in Italia sono rarissime e non coprono che una piccola parte del territorio. La ricerca di percorsi poco trafficati è la base per un turista in bicicletta. Le carte stradali italiane di tipo automobilistico (1:200.000) hanno una scala non adatta e quindi di difficile consultazione. Al ciclista che viaggia occorrono carte 1:50.000, oppure 1:100.000 ma solo se molto precise; molto importante è l´indicazione delle pendenze. Non così in altri paesi, come la Francia , dove si possono trovare le carte Michelin 1:100.000 sulle quali sono descritti i percorsi ciclabili, i percorsi «pittoreschi» e i percorsi «propizi» per la pratica della bici; sono anche descritte le strade da non percorrere in bici perché troppo pericolose; oppure come in Svizzera e in Germania dove sono state stampate carte apposite. In Italia si trovano le carte Kompass, relative però solo al nord e soprattutto il nord-est; per il resto bisogna arrangiarsi con le tante carte ciclabili relative a zone molto piccole, che sono state realizzate dagli enti pubblici, non omogenee fra loro. Cosa mettere nelle borse: l´indispensabile e niente di più , perché dobbiamo portarlo noi: pantaloncini imbottiti da ciclista, pantaloni corti e lunghi, tuta, sandali anti-pioggia (è la miglior soluzione), costume da bagno, occhiali da sole, berretto, magliette e maglione, k-way antivento, mantella da pioggia, buone scarpe, macchina fotografica, effetti personali. Se poi si viaggia con i bambini il discorso si fa un po´ più complicato, ma c´è sempre una soluzione a tutto, ed è questo che i bambini imparano da un´esperienza come questa, e a capire che non tutto è facile come sembra. Ecco alcuni siti web che contengono informazioni utili: www.fiab-onlus.it, www.bicicletta.it, www.babyviaggiatori.it, www.eurometeo.com