Tram olimpico: il "marziano" per le vie di Atene
Il traffico in città non è abituato al nuovo mezzo e gli incidenti non mancano
18 August, 2004
Il tram olimpico di Atene fa bene all'ambiente, ma continua a essere protagonista di incidenti sempre più gravi. La causa sembra da ricercarsi in un sistema del traffico cittadino che non ha esperienza a convivere con il trasporto su ferro ; l'ultimo tram è stato dismesso ad Atene 44 anni fa. Poi mancano i semafori per dare la precendenza ai tram e limitare la sua velocità a 13 chilometri l'ora, dagli attuali 23. Così tutto è affidato ai vigili urbani, che cercano di far convivere il vecchio e congestionato traffico privato della capitale con questo nuovo mezzo di trasporto pubblico. Ultima, ma non meno importante, è l'inesperienza dei conducenti, che con brusche frenate fanno finire spesso a terra i passeggeri. E così il gioiello del trasporto pubblico è stato protagonista di incidenti sempre più gravi. Nei giorni scorsi un uomo è rimasto imprigionato sotto il mezzo ed è stato necessario l'intervento di una gru per liberarlo. E' stato solo ultimo caso, dopo una decina di incidenti meno gravi, che avevano coinvolto auto è motorini. E' comunque una storia travagliata quella del tram olimpico: costruito dal consorzio italo-greco Terna (ne fa parte l'italiana Impregilo), è stato il mezzo su cui ha puntato l'amministrazione della città greca per facilitare la mobilità in città e ridurre l'inquinamento: con una portata di 80mila persone al giorno collega oggi la costa con il centro della città. La sua costruzione ha subito continui ritardi, così come gli altri due progetti strategici per la mobilità: la ferrovia suburbana che collega l'aeroporto allo stadio olimpico e il tratto aggiuntivo della metropolitana ateniese. Ora dovrebbe diventare un asse portante del trasporto pubblico della città, soprattutto dopo le olimpiadi: le autorità prevedono che ci vorranno almeno altri 6 mesi prima che il tram olimpico vada a regime e riduca drasticamente le possibilità di incidenti.