Smog, Esposito: aspettiamo direttive - da Il Messaggero del 31.08.2004
LA UE BOCCIA ANCHE ROMA
01 September, 2004
«I richiami rivolti all'Italia, insieme con altri otto paesi, dalla Commissione europea in materia di inquinamento dell'aria confermano la necessità e l'urgenza di iniziative adeguate da parte delle autorità statali. Ciò vale anche, e soprattutto, per il nostro Paese, le cui autorità nazionali non hanno predisposto né piani né misure organiche volte a ridurre le concentrazioni di polveri sottili (Pm 10 e Pm 2,5) e di biossido di azoto». È la replica dell’assessore capitolino all’Ambiente, Dario Esposito, appena rientrato in città dalle sue vacanze, alla bocciatura dell’Italia da parte dell’Unione europea in materia di inquinamento. «È questa sostanziale inerzia che avrebbe prodotto, secondo la Commissione, una situazione di particolare difficoltà - riprende Esposito - E con valori vicini ai limiti imposti dalle normative europee (limiti che verranno ora ulteriormente abbassati) in 26 aree per quanto riguarda il biossido di azoto e in 37 per quanto riguarda le polveri in sospensione». E aggiunge: «Anche i rilievi della Commissione, insomma, mettono in evidenza la necessità di ciò che i responsabili delle amministrazioni locali, soprattutto quelli delle aree metropolitane, vanno reclamando da tempo: una presa di coscienza immediata da parte del governo nazionale e l'adozione delle misure urgenti per la riduzione dell'inquinamento».Proprio ieri, il sindaco Veltroni in un’intervista al Messaggero, aveva sottolineato la necessità di interventi anti inquinamento da parte dello Stato e della Regione: da dossier per conoscere le fonti inquinamento primarie a fondi per sostenere il trasporto pubblico e offrire incentivi per rinnovare i mezzi privati più inquinanti. «Noi abbiamo fatto la Ztl, le pedonalizzazioni in Centro storico, rimesso il filobus, convertito i bus dal gasolio al metano - dice il primo cittadino - Ora non ci resta che eliminare l’elemento di inquinamento più forte, i vecchi motorini. Ma per farlo dobbiamo poter offrire incentivi per la rottamazione». D.Des.