Lotta allo smog: Parma nel «mirino» dell'Unione Europea - da La Gazzetta di Parma del 31.08.2004
Richiamo della Commissione
01 September, 2004
Lotta allo smog. C'è anche Parma fra le zone a maggior rischio inquinamento individuate dalla Commissione Ue che ha richiamato nove Paesi, fra cui l'Italia. Destinatari delle lettere di costituzione in mora sono Austria, Francia, Germania, Irlanda, Italia, Lussemburgo, Portogallo, Gran Bretagna e Spagna. Nel mirino della Commissione, due inquinanti ritenuti tra i più dannosi per la salute, soprattutto dei cittadini sensibili, anziani e soprattutto i bambini: il biossido di azoto e il particolato. Un recente studio dell'Organizzazione sulle malattie ambientali nell'infanzia, denuncia che 13mila decessi all'anno nei bambini di età compresa tra gli 0 e i 4 anni in 52 paesi europei, è attribuibile a queste tipologie di inquinanti. La normativa comunitaria obbligava gli Stati membri a predisporre piani per la riduzione dell'inquinamento nelle aree che presentano elevate concentrazioni di particelle e biossido di azoto entro il 31 dicembre 2003, lasciandoli liberi di scegliere le misure più appropriate: restrizioni della circolazione o lo spostamento in aree meno sensibili degli impianti inquinanti. I nove Stati sono sul banco degli accusati per non aver adempiuto agli obblighi imposti dalle norme comunitarie, compreso quello di trasmettere i piani o i programmi approntati per le aree a maggior rischio di smog, in previsione dell'approssimarsi delle scadenze entro le quali dovranno essere fissati, anche nelle normative nazionali, i valori limite per gli inquinanti stabiliti dalle direttive quadro per la valutazione e la gestione della qualità dell'aria. La denuncia della commissione è circostanziata: nei Paesi «imputati» sono state registrate concentrazioni superiori ai valori limite e non sono stati notificate le misure per fronteggiare e prevenire le emergenze. Per quanto riguarda l'Italia, secondo la Commissione, la relazione 2001 avrebbe individuato concentrazioni di biossido di azoto superiori al valore limite maggiorato del margine di superamento in 26 zone. Per quanto riguarda il particolato, concentrazioni superiori al valore limite maggiorato del margine di tolleranza sarebbero state rilevate in 37 zone (Piacenza, Parma, Modena, Fiorano Modenese, Bologna, Imola, Ravenna, Faenza, Forlì-Cesena, Reggio Emilia, Ferrara, Rimini, Milano, Sempione, Como, alcune aree urbane della Lombardia, delle Marche e del Veneto, Roma, Frosinone, Prato, Poggibonsi, Genova, Torino , Vercelli, Novara, Cuneo, Asti, Alessandria, Verbania, Aosta, Pescara, Napoli, Bari, Taranto. E il nostro Paese non avrebbe ancora notificato alla Commissione i piani per la riduzione del rischio.