PEDAGGIO DI INGRESSO, COME A LONDRA, PARCHEGGI SCAMBIATORI E AUTOBUS VELOCI
LA PROPOSTA DI LEGAMBIENTE TOSCANA PER RIDURRE IL TRAFFICO NELL’AREA FIORENTINA E FINANZIARE IL TRASPORTO PUBBLICO
24 September, 2004
Pagare un pedaggio per l’ingresso in città o, in alternativa, lasciare l’auto al vicino parcheggio scambiatore e prendere l’autobus veloce o il treno per arrivare alla propria destinazione in 10-15 minuti. “Questa è la proposta di Legambiente Toscana per ridurre il traffico nell’area fiorentina e per finanziare e rilanciare il trasporto pubblico – afferma Piero Baronti presidente regionale dell’associazione ambientalista - strade meno trafficate e più risorse finanziarie per il trasporto pubblico possono innescare un circuito virtuoso che rende davvero concorrenziale il sistema bus-parcheggi di scambio rispetto all’auto privata”. Il modello è il “congestion charge” di Ken Livingstone, il sindaco laburista di Londra che oltre un anno fa lanciò l'esperimento del ticket per l’ingresso in città, con risultati importanti come la stabile riduzione del traffico urbano, il trasporto pubblico più veloce ed efficiente collegato a parcheggi scambiatori, nuove risorse economiche ricavate dall’introduzione del ticket per il finanziamento e il miglioramento della qualità del trasporto pubblico. A Londra come a Oslo e a Singapore le esperienze si sono già consolidate, mentre Stoccolma ci sta provando e Parigi ci sta pensando, in Italia città come Venezia, Milano e Genova non hanno avuto ancora il coraggio di partire. L’esperienza di Londra è particolarmente significativa: per entrare in automobile nel centro (un’area di 21 chilometri quadrati corrispondente a circa la metà della città di Firenze), fra le ore 7.00 e le 18.30, il pedaggio costa cinque sterline, circa 7.2 euro, ed è perciò disincentivante per l’uso del mezzo privato. Esistono esenzioni e sconti per auto ecologiche, disabili, ambulanze, moto, ciclomotori, mentre i residenti hanno una riduzione del 90%. A oltre un anno di distanza dall’inizio dell’esperienza, secondo l'agenzia dei trasporti londinesi, la Transport for London, il traffico è calato del 30% all'interno della zona a pagamento, mentre ogni giorno vengono effettuati oltre 80.000 pagamenti, per un totale di oltre 400.000 sterline (circa 580.000 euro). Inoltre c’è stata la fluidificazoine dei flussi del traffico, l’aumento della velocità commerciale degli autobus, l’aumento del 30% dell’uso della bicicletta, la diminuzione dei consumi di carburante con conseguente miglioramento delle condizioni dell’aria. “Riprendiamo e adattiamo il “congestion charge” londinese alla situazione fiorentina – continua Piero Baronti - l'accesso alle città o il passaggio in automobile per alcuni viali o ponti particolarmente trafficati sarebbe possibile pagando il pedaggio o, in alternativa, si prende il trasporto pubblico veloce. Se ci fosse la volontà politica e i finanziamenti regionali in poco più di un anno si potrebbero installare nuove porte telematiche lungo le principali strade e contemporaneamente realizzare i parcheggi scambiatori e i bus-navetta con biglietto unico, così come proposti recentemente da Firenze Parcheggi e da Ataf, puntando a una forte riduzione dell’uso dell’automobile, indispensabile in vista dei cantieri della tramvia in città, e portando nuove risorse finanziarie a favore di Ataf – conclude Baronti - basterebbe che il pedaggio di ingresso costasse all’automobilista di più del biglietto unico bus-parcheggio!”.