Rifiuti, un problema Capitale
La raccolta differenziata stenta a decollare.(Comunque per il 2004 sale al 17%.) E la discarica di Malagrotta va verso l'esaurimento. (Almeno ci si va in treno.) Ora per evitare la crisi serve un nuovo sistema di gestione
01 October, 2004
Le performances della gestione dei rifiuti della Capitale non sono certo tra quelle che emergono nelle classifiche. Anche se negli ultimi anni qualche passo in avanti è stato fatto. Nel 2003, fanno sapere dall’Ama, la raccolta differenziata è stata pari a 212.024 tonnellate: il 14,7% del totale. Le stime per il 2004 sono del 17%. Così ambiziose da sembrare irrealistiche quelle per il 2005: 36%. Ma previsioni rosee a parte, oggi la destinazione finale dei rifiuti resta per l’83% dei casi la discarica di Malagrotta. E gli impianti previsti dall’ordinanza commissariale del 23 giugno 1999, emessa in piena emergenza Giubileo, non sono stati ancora completati. Unica eccezione, l’impianto di compostaggio di Maccarese. Siamo quindi ancora lontani dallo schema suggerito dalla commissione di esperti nominata dal Comune: 45% dei rifiuti prodotti avviato a recupero di materia, 26% a recupero energetico, 24% conferito in discarica. Ora a preoccupare è il grave stato di emergenza che si verrebbe a creare con l’esaurimento della discarica di Malagrotta, la cui capacità residua è stimata in circa 5 milioni di metri cubi. Agli attuali ritmi di smaltimento di 1,5 milioni di metri cubi l’anno, e in assenza di sistemi alternativi di gestione, l’invaso potrà ospitare la “monnezza” dei romani per un massimo di altri 4 anni, trascorsi i quali il problema sarà di rilevanza nazionale. Una nota positiva è la realizzazione di un sistema intermodale strada-ferrovia per il trasporto dei rifiuti. Il progetto, già in fase di avanzata sperimentazione, prevede la costruzione di un raccordo ferroviario tra la linea Roma-Pisa e l’impianto di Malagrotta. A pieno regime questo sistema permetterà di trasportare 300 tonnellate di rifiuti al giorno (100.000 l’anno). Roma sarà così il primo grande centro italiano ad attivare un servizio che presenta benefici e vantaggi notevoli sia per quanto riguarda gli aspetti ambientali – dalla riduzione del traffico alla diminuzione delle emissioni sul territorio urbano – che quelli economici: i soli risparmi sui costi di gestione sono stimati dall’Ama in circa 6.000.000 di euro.