Bologna, il Comune contro i fuoristrada - da La Repubblica (ed. Bologna) del 11.10.2004
Avviata l´operazione per arginare i "gipponi" in centro. Zamboni: entro novembre potrebbe esserci una proposta
11 October, 2004
Pool di tecnici mobilitati. L´assessore: studiamo contromisure Si valuta come variare le norme sul traffico ANDREA CHIARINI Super bollo o divieti? Il Comune di Bologna s´interroga su come arginare l´invasione dei \"gipponi\" in centro. Dopo Firenze e Roma i Suv, ovvero gli Sport utility vehicle, come vengono chiamati i moderni fuoristrada, finiscono sotto accusa anche sotto le Due torri. L´assessore comunale alla Mobilità Maurizio Zamboni conferma: «Stiamo studiando contormisure». Al fenomeno s´interessa anche la Provincia. Firenze ha già emesso il suo verdetto. A partire dal prossimo primo gennaio le jeep saranno bandite dal centro cittadino. Roma invece prova una strada diversa: far lievitare il costo dei permessi d´ingresso nella zona a traffico limitato: mille euro anziché gli attuali 316. Bologna, dal canto suo, prende tempo, e prima di pronunciarsi in via definitiva aspetta le mosse delle altre città. E nell´attesa ha già scomodato un pool di tecnici legali per fornire una dettagliata valutazione giuridica sulla eventuale attuazione di una modifica al regolamento del traffico cittadino. Nel capoluogo toscano il provvedimento anti Suv accompagna quello sul blocco alla circolazione per i veicoli più vecchi e inquinanti, che sarà di tre giorni alla settimana, a partire dalla stessa data. Il piano adottato dal Comune di Firenze è allo studio, da poco meno di un mese, anche negli uffici di Palazzo d´Accursio. «Il problema esiste ed è serio - ha spiegato Zamboni - ed è esploso in particolare negli ultimi 10 anni, ma non è di così facile risoluzione. E´ evidente che questo tipo di veicoli pesanti sono adatti a tutto tranne che alle città medioevali. Abbiamo ben presente la questione, sulla quale siamo stati sollecitati anche da Legambiente e da altre associazioni, nonché da comitati di cittadini. Ci stiamo lavorando, ma non abbiamo ancora maturato una decisione poiché stiamo ancora verificando i reali spazi giuridici per emettere provvedimenti efficaci e stiamo facendo una valutazione sui concreti effetti che ne deriverebbero. Entro il prossimo novembre saremo però in grado di avere il quadro più chiaro e nell´eventualità non escludo la possibilità di formulare una proposta. Per il momento guardiamo con curiosità all´evolversi dell´esperienza degli amici di Firenze». L´assessore provinciale alla Mobilità, Graziano Prantoni, concorda con il collega di Palazzo d´Accursio. «E´ indubbio - ha detto - che si tratta di macchine che per dimensione, ingombro e per pericolosità in caso di collisione, non si addicono alla circolazione nei centri storici delle città italiane. Queste auto dovrebbero viaggiare \"fuori strada\", ma oggi sono divenute per molti uno status symbol».