Torino: \"Togliamo i Suv dal centro\" - da La Repubblica (ed. Torino) del 11.10.2004
Mozione ds contro i gipponi: inquinano e tolgono spazio
11 October, 2004
Torino comincia a riflettere sull´invasione dei mezzi fuoristrada. Roma ha proposto un pedaggio di 1.000 euro Re (Aci): \"Non è vero che questi mezzi sono dannosi\" Biginelli (Circolo Ecopolis): \"Una scelta doverosa\" L´assessore Sestero appoggia il documento del partito SARA STRIPPOLI Li chiamano \"suvvisti\", automobilisti benestanti colti dal delirio di sfrecciare in città a bordo di un bestione che in termini tecnici si chiama Suv, sport utility vehicles, un´etichetta che accomuna veicoli con motori a benzina o diesel e dotati di trazione integrale. Come testimonial, Luciano Moggi che batte le vie del centro sfoggiando la sua Porsche Cayenne e Ettore Racchelli che cala da Verbania sulla X5 marchiata Bmw. Presto per loro anche a Torino potrebbero arrivare tempi duri, e gli amanti del gippone potrebbero scontrarsi con un divieto di accesso alla Ztl. Destino simile a quello delle auto non catalitizzate. Una mozione presentata dal gruppo dei Ds a Palazzo Civico, e condivisa dall´assessore alla viabilità Maria Grazia Sestero, chiede infatti di regolamentare l´uso dei veicoli fuoristrada. «Considerato che in molte città europee si stanno già attuando provvedimenti di regolamentazione e tenuto conto del livello di emissioni più alto delle normali utilitarie e della maggiore pericolosità di questi mezzi in caso di incidente - scrivono i ds del Comune - chiediamo che la giunta rifletta sul contenimento dell´inquinamento da traffico e sulla necessità di garantire maggior sicurezza ai pedoni, ai ciclisti e ai conduttori e fruitori di veicoli standard». Dopo Parigi, che ha lanciato segnali di insofferenza da overdose di Suv, Roma ha proposto un pedaggio di 1.000 euro per l´accesso al centro e Firenze ha annunciato che i fuoristrada saranno banditi nei giorni di blocco ai veicoli più inquinanti. Torino potrebbe seguire. Il dibattito sull´opportunità di lanciare una campagna di sensibilizzazione contro i gipponi usati in città per accompagnare i bimbi a scuola o andare al mercato, è ormai aperto. «Non tocca a noi dire come si potrebbe concretizzare questa regolamentazione - spiega il capogruppo Ds in Comune Beppe Borgogno - ma la limitazione in certe aree come già deciso per le auto non catalizzate o tariffe di sosta differenziata sono due ipotesi possibili. Meno percorribile mi sembra la via scelta da Veltroni a Roma». Secondo i dati ufficiali dell´Anfia, l´Associazione nazionale industria automobilisitica, a Torino, da gennaio e fino al 7 di ottobre, sono stati immatricolati 3.736 fuoristrada. Circa cinquantamila i Suv attualmente in circolazione in città, una cifra che in Piemonte sfiora le 100 mila unità in un crescendo di gradimento che ha portato a un raddoppio delle vendite in soli 5 anni. Che sia la Porsche Cayenne o l´X 5, o il Suzuki preferito dalle signore della collina, possedere un Suv significa alternativamente suscitare l´invidia dei «vorrei ma non posso» o attirarsi gli strali di chi invece pagherebbe un contributo per vederli scomparire. E sono i più numerosi, a giudicare dai primi risultati del sondaggio in corso sul sito di Repubblica. A Milano il dibattito ferve e Legambiente ha dato via a un accesissimo dibattito in rete, dove detrattori e difensori di tutto il nord Italia si sfidano a botte di insulti. Decine di collegamenti di sfottò, persino sugli arredamenti da interni del Suv, lampadari in cristallo, poggiapiedi di velluto o tappetini persiani. Sotto la Mole gli ambientalisti annunciano di voler dare battaglia. Eva Biginelli del circolo Ecopolis di Legambiente ritiene che accomunare non catalizzate a fuoristrada nel divieto di accesso alla Ztl sarebbe un doveroso primo passo da compiere: «Siamo sempre stati contrari al pagamento di pedaggi - puntualizza - anche perché se l´obiettivo è limitare l´inquinamento e garantire la sicurezza non è tassando che si tutela la salute dei cittadini». Contrario a ogni limitazione è invece il presidente dell´Aci Piergiorgio Re: «Non è vero che inquinano di più, il livello di emissione cambia da modello a modello e da generazione a generazione di auto. Per le dimensioni basta avere parcheggi. Mi sembra molto più importante togliere dalla strada le auto non catalizzate». Moderata la posizione dell´assessore all´Ambiente della Provincia Dorino Piras: «D´accordo su limitazioni per problemi di viabilità e sicurezza. Non si capisce perché a Torino sia necessario circolare su macchinoni del genere. Però non è demonizzando i Suv che si risolve il problema, la viabilità deve essere ripensata in termini strutturali».