Trasporto pubblico locale: un confronto europeo a Bologna. Approvato un manifesto
Presenti i rappresentanti di 6 paesi europei: Austria, Repubblica Ceca, Danimarca, Francia, Gran Bretagna e Italia
21 October, 2004
Il trasporto pubblico locale d'Europa a confronto. Venerdì 22 ottobre, dalle 9.30 alle 13.30, a Bologna, nella Sala Polivalente del Consiglio della Regione Emilia-Romagna, in viale Aldo Moro 50, si è tenuto l'incontro della Commissione Trasporti del Consiglio dei Comuni e delle Regioni d'Europa (Cemr/Ccre), di cui sono membri 46 associazioni di Enti locali e regionali appartenenti a 33 paesi. All'ordine del giorno dei partecipanti (provenienti da 6 paesi europei: Austria, Repubblica Ceca, Danimarca, Francia, Gran Bretagna e Italia), temi economico-finanziari e ambientali: la discussione sulla proposta di direttiva comunitaria sull'ambiente urbano che prevede la redazione di piani per il trasporto locale da parte degli Enti locali, la ridefinizione del documento del Cmer/Ccre sul trasporto urbano e la mobilità sostenibile, l'applicazione del cosiddetto "pacchetto Monti" sull'erogazione alle aziende di servizi pubblici di fondi a sostegno del trasporto collettivo. Sono state anche fornite informazioni sulla sesta edizione del premio europeo per i migliori progetti e realizzazioni nel campo del trasporto collettivo. L'incontro si è concluso nel pomeriggio con una visita alle nuove stazioni del servizio ferroviario regionale e al nuovo materiale rotabile destinato a questo servizio. "La concomitanza di questo importante appuntamento internazionale con lo sciopero dei dipendenti del trasporto pubblico - sottolinea l'assessore alla Mobilità e trasporti della Regione Emilia-Romagna Alfredo Peri - aldilà dell'evidente aspetto paradossale, va interpretato come il segnale delle difficoltà in cui si dibatte il trasporto pubblico locale non solo a Bologna e non solo in Italia, ma in buona parte dell'Unione Europea". Nel corso della riunione della settimana successiva l'assessore Peri ha posto quindi all'attenzione della Commissione tre questioni prioritarie. La prima riguarda la richiesta che l'impegno alla predisposizione di piani per il trasporto urbano si accompagni con pari impegno, da parte dell'Unione Europea, di investire fondi adeguati per la promozione e lo sviluppo della mobilità sostenibile urbana e del trasporto pubblico. La seconda concerne le sovvenzioni erogate alle aziende che svolgono il servizio di trasporto collettivo locale non siano considerate 'tout-court' aiuti di stato che violano le norme del pacchetto Monti, ma che siano definiti tali solo i casi di sovracompensazioni. La terza proposta è che nei programmi dell'Unione Europea sia valorizzato il ruolo delle reti locali di città (molto efficaci in Emilia-Romagna, ma anche in Francia, Germania e Olanda) per migliorare la qualità ambientale della mobilità nelle aree ad alta densità abit ativa, e che siano pertanto ammesse anch'esse a concorrere all'assegnazione di fondi europei destinati alla riqualificazione della mobilità locale. * * * (Bologna, 22 ottobre 2004) - Un manifesto sulla mobilità sostenibile in Europa. Il documento è stato al centro dell'incontro della Commissione Trasporti del Consiglio dei Comuni e delle Regioni d'Europa (Cemr/Ccre), di cui sono membri 46 associazioni di Enti locali e regionali appartenenti a 33 paesi, che si è svolto questa mattina nella Sala Polivalente del Consiglio della Regione Emilia-Romagna. La riunione, cui ha preso parte l'assessore regionale a Mobilità e trasporti Alfredo Peri, è stata presieduta da Jacques Auxiette, presidente del consiglio regionale della Regione dei paesi della Loira gemellata con l'Emilia-Romagna. Il manifesto parte dalla premessa che la maggior parte delle città e delle aree rurali europee soffre per la congestione del traffico prodotto soprattutto dalle auto private e chiede che le politiche di mobilità sostenibile siano al centro dell'azione politica dell'Unione europea, degli Stati membri, degli enti regionali e locali. Il documento punta al miglioramento della qualità del servizio pubblico e alla promozione di un sistema di mobilità collettiva e alternativa alle automobili (come l'uso delle biciclette o il car sharing). Secondo il Cemr/Ccre le politiche del trasporto devono essere modellate in un confronto aperto con i Governi nazionali, regionali e locali, con la Commissione europea e gli altri partner coinvolti. Sei sono le aree tematiche da approfondire: gli ostacoli che limitano il trasporto pubblico; la promozione del trasporto pubblico e delle alternative all'uso dell'automobile privata; le misure che disincentivano il traffico privato (come le politiche della sosta a pagamento); gli strumenti di finanziamento (road pricing, tasse sull'energia); la qualità e la sicurezza del servizio; i modelli di privatizzazione; la pianificazione urbanistica che deve comprendere il tema della mobilità. L'assessore Peri ha sottolineato la "necessità che i piani per il trasporto urbano siano sostenuti da risorse adeguate per la promozione e lo sviluppo della mobilità sostenibile e del trasporto pubblico, che permettano di applicare le soluzioni ai problemi della mobilità individuati dalla pianificazione, che è necessaria ma non sufficiente se vogliamo passare dalla teoria alla pratica". La Commissione ha anche proposto di lanciare e diffondere in Europa il "Clean bus day", la giornata dell'autobus pulito, appuntamento ormai decennale in Francia dedicato alla promozione dei mezzi di trasporto più innovativi e confortevoli.