La lotta allo smog ferma un’auto su tre. Dal 4 novembre stop alle non catalizzate per cinque giorni
La Giunta ha approvato i nuovi provvedimenti. Il blocco sarà negli orari 8-10 e 12,30-17. Niente targhe alterne, due le domeniche a piedi
22 October, 2004
di Bonifacio Pignatti Vecchie auto in garage, non a giorni alterni ma tutti i cinque giorni lavorativi della settimana. Semmai a ore alterne , e questa è l’unica consolazione per chi possiede un veicolo non catalizzato - o diesel «datato» - e dal 4 novembre dovrà rassegnarsi a usarlo molto meno. È questo che ha deciso ieri la giunta di Palazzo Barbieri, definendo le misure di limitazione del traffico per contenere l’inquinamento dell’aria. Tenendo presente che dall’anno prossimo i limiti consentiti di polveri Pm10 nell’aria scenderanno al 50 microgrammi per metro cubo, una soglia che non si potrà superare per più di 35 giorni all’anno. In quello in corso gli sforamenti, per capirsi, non si contano più. Dunque dal 4 novembre al 24 marzo la lotta alle tremende polveri sottili si fa dura e i metodi anche: subito cartellino rosso ad auto, mezzi pesanti e motorini più inquinanti. Compresi i veicoli commerciali. Nel Comune, significa fermare circa un terzo delle auto, fra «non kat» e vecchi diesel, e in percercentuale ancor più veicoli merci. Il dispositivo approvato dalla giunta su proposta degli assessori Luciano Guerrini (Ambiente) e Carlo Pozzerle (Traffico) recepisce il protocollo d’intesa siglato tre giorni fa a Padova dai sette Comuni capoluoghi del Veneto, una cornice di provvedimenti antismog da riempire con i contenuti più adatti a ciascun territorio. Palazzo Barbieri ha preferito almeno inzialmente di rinunciare alla scelta (facoltativa) di istituire le targhe alterne per tutti, puntando sui divieti ai mezzi non catalizzati. È stata accolta anche l’indicazione di indire come minimo due domeniche di blocco totale dei veicoli a motore in date da concordare nel periodo in cui saranno in vigore i provvedimenti antismog. Periodo che sarà sospeso durante le feste natalizie, dal 23 dicembre 2004 al 7 gennaio 2005. Vediamo dunque nel dettaglio cosa toccherà ai veronesi nell’inverno 2004-2005. Tutti i giorni di lunedì, martedì, mercoledì, giovedì e venerdì nelle fasce orarie 8-10 e 12.30-17 nel stesso territorio del Comune in cui è in vigore il «Bollino blu» sarà vietata la circolazione alle auto a gasolio immatricolate prima del 1° gennaio 1997 «sulla cui carta di circolazione non risulti la conformità alla direttiva Ue 94/12/Ce e/o successive»; agli autoveicoli per trasporto immatricolati prima del 1° ottobre 1997 la cui carta di circolazione non risulti conforme alle direttive ecologiche della Ue (93/59/Ce e 91/542/Ce); le auto e gli autoveicoli a benzina immatricolati prima del 1° gennaio 1993 sulla cui carta di circolazione non risulti la conformità alle direttive Ue (89/458/Ce per cilindrate inferiori a 1.400, 91/441/Ce per quelle superiori), «ovvero non sia annotata l’avvenuta installazione di una marmitta catalitica o di altro dispositivo riduttore di inquinamento»; ciclomotori e motoveicoli a due tempi immatricolati prima del 1° gennaio 2000 sulla cui carta di circolazione non risulti la conformità alla direttiva Ue 97/24/Ce. Non rientrano nel provvedimento alcune «aste» di ingresso alla città, le tangenziali (Est e Sud) e i tratti autostradali che ricadono nel territorio comunale. In particolare, libero accesso per tutti al percorso che arriva alla Fiera dal casello di Verona Sud lungo viale delle Nazioni e viale del Lavoro; lo stesso vale per chi vuole raggiungere i parcheggi dello Stadio, a partire da Verona Nord ma solo lungo la Mediana. Capitolo deroghe: possono circolare sempre i veicoli a Gpl o metano, i veicoli a motore elettrico o ibridi, ovviamente i mezzi pubblici, quelli di soccorso, delle forze dell’ordine e delle pubbliche amministrazioni. Via libera anche ad auto con targhe straniere e a quelle dei clienti di alberghi. Abolito il car pooling - niente divieti se a bordo ci sono almeno tre persone, l’anno scorso una vera pacchia - che sarà concesso solo alle aziende con oltre 300 dipendenti, e solo quelle che hanno presentato in Comune un piano della mobilità: su 30, sono 3. Per Guerrini sono «misure emergenziali ma anche strutturali, visto che vanno verso la dismissione del parco auto non catalizzato. Ci vorrebbero gli incentivi per chi passa a veicoli \"ecologici\", ma finora chi li ha visti?». L’assessore s’è impegnato a coinvolgere i Comuni contermini, per verificare se è praticabile una condivisione delle misure, e a confrontarsi con le categorie