LE REAZIONI - «Allarme ingiustificato, ma vigileremo» - da La Provincia di Lecco del 22.10.2004
Il rapporto di Legambiente ha stupito anche il presidente della provincia
22 October, 2004
Ha sorpreso un po\' tutti - cittadini e istituzioni - la ricerca effettuata da Legambiente sulla qualità dell\'aria. Tra i più stupiti, il presidente della provincia di Sondrio Fiorello Provera che proprio non si aspettava di apprendere dal nostro quotidiano che a Bormio l\'aria è più inquinata che a Milano. «Sorpreso e preoccupato», aggiunge il numero uno di Palazzo Muzio, che non solo teme per la salute dei suoi concittadini, ma anche per l\'immagine delle località alpine che rischiano pesanti e negative ripercussioni in termine di immagine, «per giunta alla vigilia di un evento come quello dei Mondiali», che già tante polemiche sta sollevando in valle e non solo. «Per prima cosa credo sia opportuno verificare i dati raccolti dall\'Arpa - afferma il presidente della Provincia - a cui abbiamo passato da tempo le nostre strutture mobili e fisse e che costantemente consentono di tenere monitorati i cinque mandamenti (rilevando i valori relativi all\'azoto, alle polveri sottili, all\'ozono e all\'anidride carbonica, ndr). Vedremo se questi dati sono stati trasmessi alla Provincia e se collimano con quelli diffusi da Legambiente. Se così fosse non posso che ringraziare l\'associazione ambientalista per averci mostrato la criticità di una situazione che assolutamente va affrontata e risolta. Inizieremo a quel punto con il monitorare sistematicamente le aree a rischio secondo le indicazioni che ci perverranno dai tecnici dell\'Arpa, e soprattutto ci impegneremo a scoprire le cause che hanno dato origine a questo fenomeno di polluzione. Da capire se le ragioni sono tutte locali e quindi derivano dall\'intenso traffico, oppure se invece esistono cause o concause territoriali, magari che ci spingono fino in Regione. Se così fosse - prosegue il presidente della Provincia - ci presenteremo al Pirellone con i nostri dati e chiederemo di prendere provvedimenti per evitare che la Valtellina si trasformi in una sorta di \"camino\" da cui passano i veleni della pianura». Un percorso dunque chiaro, che parte dalla verifica dei mezzi utilizzati da Legambiente per catturare lo smog che - per stessa ammissione di Damiano di Simine, che ha convocato la conferenza stampa per diffondere i dati raccolti - si basa su una procedura abbastanza \"casalinga\". Anche l\'assessore provinciale Severino De Stefani si è già attivato e ricorda che i dati diffusi da Arpa vengono inviati anche a tutti i comuni «e credo che se ci fossero state situazioni allarmanti i sindaci non avrebbero esitato a prendere provvedimenti emettendo ordinanze». Per quanto riguarda la Provincia, la competenza è relativa solo ai fumi emessi dalle caldaie da riscaldamento. «Noi possiamo al limite intervenire chiedendo di diminuire di un grado la temperatura delle caldaie in funzione e naturalmente ci adoperiamo con la campagna del bollino blu per garantire la massima resa ed efficienza dei mezzi utilizzati...con l\'arrivo del metano anche nel capoluogo - conclude De Stefani - sono sicuro che la situazione delle emissioni potrà migliorare sensibilmente». Antonia Marsetti