Le sigarette son peggio dello smog, smentita la notizia che l'aria delle città sia peggio
da "Il pensiero scientifico editore" (e da yahoo)
26 October, 2004
La notizia su smog, sigarette e cancro? Era falsa lunedì 25 ottobre 2004, Il Pensiero Scientifico Editore A che scopo smettere di fumare se una passeggiata nello smog equivale a 15 sigarette? La domanda è tra le più gettonate dai fumatori da quando gli organi di stampa hanno dato (un po’ troppo frettolosamente) spazio ad una notizia che equiparava l’aria del centro di Milano (a causa della concentrazione di benzene) a quella respirata da un forte fumatore. Peccato che la notizia non avesse fondamento. Giovanni Invernizzi, Ario Ruprecht e Roberto Boffi dell’Istituto Nazionale Tumori di Milano lo spiegano con dovizia di particolari sul Corriere della Sera del 25 ottobre. I dati alla base del famoso articolo, elaborati dal dipartimento di Medicina del Lavoro dell'Ospedale Civile di Sesto San Giovanni, erano relativi alle concentrazioni di benzene rese note dal Ministero dell'Ambiente sul suo sito internet a seguito delle rilevazioni del 2000. Inutile l’avvertimento che i ricercatori anche in quel caso avevano lanciato, e cioè che i numeri potevano essere falsati da una serie di parametri imprevedibili, come il numero di stazioni sulle quali sono state calcolate le medie o l'equiparabilità dei metodi di valutazione: i mass-media hanno semplificato la notizia e il messaggio che è passato è che è del tutto inutile smettere di fumare a fronte dei livelli di inquinamento delle grandi città. Ma i medici dell’INT hanno confrontato i dati forniti dall'ARPA (Agenzia Regionale Prevenzione e Ambiente) in una delle ultime giornate (quella del 9 ottobre scorso) sulle concentrazioni di benzene a Milano con quelle di una stanza di 45 metri cubi dove si erano fumate 6 sigarette: “In strada erano ben 6,7 volte meno. La nostra fonte è insospettabile: i dati provengono dalla R.J. Reynolds Tobacco Company, i produttori delle famose Camel, nei cui laboratori del North Carolina sono state condotte le analisi (le multinazionali del tabacco conducono ricerche di alto livello sugli effetti dei loro stessi prodotti)”. Numerose ricerche scientifiche pubblicate negli ultimi vent’anni hanno dimostrato inequivocabilmente che l'inquinamento indoor, quello in case, uffici, bar è molto più pericoloso di quello all'aperto. Circa l'85 per cento dei malati oncologici polmonari sono fumatori o ex fumatori. Il tumore del polmone è oggi la maggiore causa oncologica di morte. Il benzene è ritenuto responsabile soprattutto di leucemie, quindi il raffronto benzene-tabacco, oltre che impreciso, ha davvero poco senso. Sarebbe insomma il caso di domandarsi quale credibilità hanno le notizie su temi così delicati, prima di diffonderle su larga scala. david frati