Lo smog cancellato da Torino
19 November, 2004
di Paolo Hutter PERCHÉ nell\'area torinese non sono in vigore provvedimenti antismog? La risposta a questa domanda non è scontata, e le ragioni sono politiche e sociali più che atmosferiche. Un autista che debba attraversare varie zone urbane della Pianura Padana in questi giorni di autunno deve fare i conti con le restrizioni ai non catalizzati e con le targhe alterne in vigore dall\'inizio di ottobre nelle città emiliane, dagli ultimi giorni di ottobre nelle città venete, dai primi di novembre nelle città lombarde. Milano, Brescia e altri 135 Comuni lombardi andranno a piedi per dodici ore domenica prossima. Niente di tutto questo sta accadendo nella metropoli torinese. L\'autista potrebbe pensare che i livelli di smog qui siano inferiori. Ma non è così. Ad esempio: nella centralina-chiave di via della Consolata il livello di 50 microgrammi al metro cubo di micropolveri - che secondo la direttiva europea, dal 2005 non si dovrebbe superare più di 35 volte all\'anno - è già stato superato 132 volte dall\'inizio dell\'anno. E proprio da ieri gli indici di qualità dell\'aria segnano il peggio. E infatti negli ultimi anni anche a Torino erano stati attuati dei blocchi parziali. Le targhe alterne (sperimentate nei primi mesi del 2003) avevano dato i risultati più significativi, ma si era deciso poi di puntare solo sulla progressiva emarginazione dei non catalizzati. L\'anno scorso i blocchi dei non catalizzati al mercoledì e giovedì erano cominciati il 22 ottobre, ma il piano d\'azione della Provincia aveva solennemente stabilito che nel 2004 si sarebbe cominciato ai primi di ottobre. Si è prospettata una esclusione dei non catalizzati dal solo centro storico (come in vigore da anni in altre città italiane) ma i provvedimenti sull\'intera area metropolitana sono spariti. E il piano d\'azione solennemente deliberato si è volatilizzato. Per quali ragioni in tutte le altre regioni padane si mantengono (è il caso della Lombardia) o si intensificano (è il caso dell\'Emilia e di alcune città venete) le misure antismog e qui invece le si abbandona? Si pensa forse che il blocco dei non catalizzati sia un lusso che una città in difficoltà non si può più permettere?