Smog: meno deroghe e blocchi tutto l’anno su aree più estese
L’assessore Franci: “Gli incentivi vanno utilizzati per i mezzi più inquinanti”
25 November, 2004
Stop alle sospensioni dei blocchi nell’arco dell’anno, riduzione delle deroghe, estensione delle aree di applicazione dei provvedimenti di limitazione del traffico. Sono i tre punti fondamentali su cui la Regione intende incardinare, a partire dal gennaio 2005, la revisione dell’accordo di programma antismog sottoscritto nell’ottobre 2003 da 16 comuni toscani, quelli in cui l’aria è più inquinata dalle polveri fini derivanti dal traffico veicolare – gli otto comuni dell’area omogenea fiorentina più Santa Croce sull’Arno, Cascina, Grosseto, Livorno, Lucca, Pisa, Pistoia e Prato – oltre che dalle relative Province. Oggetto di revisione, nel corso degli incontri tra Regione e enti locali (il prossimo è fissato per il prossimo 7 dicembre) è anche il programma di incentivazione, che intende puntare su tre tipologie di veicoli: i ciclomotori euro 2 e gli scooter elettrici, le autovetture a metano e gpl e i veicoli commerciali a metano e a gpl. Lo ha annunciato oggi l’assessore all’ambiente Tommaso Franci, facendo il punto sulla verifica delle misure strutturali e non più emergenziali con cui la Regione, insieme alle Province e ai 16 comuni sottoscrittori dell’accordo di programma, stanno affrontando, con un percorso concertato e condiviso, il problema dell’inquinamento atmosferico da polveri fini. I provvedimenti attualmente in corso nei 16 comuni, fino al dicembre 2004, sono la limitazione alla circolazione per due giorni settimanali delle autovetture non catalitiche a benzina e diesel immatricolate prima del 1993, i ciclomotori e motocicli a due tempi non euroconformi, e i veicoli commerciali leggeri (con carico fino a 35 quintali) a benzina e diesel immatricolati rispettivamente prima del 1993 e del 1994. Dal primo gennaio 2005 i provvedimenti di sospensione della circolazione dei veicoli maggiormente inquinanti passano da due a tre giorni la settimana e a partire dal primo gennaio 2006 la sospensione sarà estesa a tutti i giorni. In base ai dati forniti dai rispettivi Comuni (vedi tabella allegata) se i giorni dei blocchi sono gli stessi, mercoledì e giovedì, e risultano omogenei anche gli orari di applicazione dei provvedimenti, risultano alquanto difformi le aree urbanizzate di applicazione, che oscillano dal 5 per cento di Prato al 100 per cento di Firenze e degli altri comuni dell’area omogenea. Dalla valutazione del regime di limitazioni alla circolazione dei mezzi più inquinanti predisposti dalle singole amministrazioni comunali è emersa pertanto la necessità di rimodulare i provvedimenti in vista della prossima scadenza, il primo gennaio 2005. “Per garantire l’efficacia dei provvedimenti - ha affermato Franci – con l’obiettivo di contenere l’inquinamento atmosferico e creare le condizioni che motivino la prosecuzione dei finanziamenti agli incentivi nel 2005 sono indispensabili tre elementi: che non ci siano sospensioni nel corso dell’anno nell’applicazione delle misure adottate, che i diversi regimi di deroga siano resi omogenei e definiti in modo tale da non compromettere l’efficacia dei provvedimenti, e che tali misure siano adottate su un’area urbanizzata significativa”. Sul fronte dell’utilizzo degli incentivi, in base ai dati forniti dai Comuni, emerge che le categorie di mezzi ecologici più gettonate sono state i ciclomotori euro 2 e le biciclette elettriche. Seguono a grande distanza le trasformazioni delle autovetture da non catalitiche a catalitiche e i ciclomotori elettrici. “Alla luce dell’andamento della gestione degli incentivi – prosegue l’assessore - si rende necessario indirizzare l’uso delle risorse sulle opzioni più efficaci dal punto di vista della riduzione dell’inquinamento. Pertanto l’azione della Regione intende limitare l’uso delle risorse destinate all’accordo di programma dal Piano regionale di azione ambientale a tre tipologie di incentivi: i ciclomotori euro 2 e gli scooter elettrici, le autovetture a metano e gpl o la loro conversione a questi tipo di carburanti, i mezzi commerciali a metano e gpl o la loro conversione. La necessità di questa direttiva risulta evidente dall’esame comparato dei benefici di emissioni”. Nell’ipotesi del rinnovo di tutto il parco veicoli commerciali a diesel, sostituendoli con mezzi a metano e a gpl, si abbatterebbero di quasi il 36 per cento le emissione di PM10 da traffico veicolare. Con il ricambio delle auto non catalizzate a benzina e diesel si arriva a un taglio di emissioni del 20 per cento, con la sostituzione dei ciclomotori non catalizzati la percentuale di abbattimento delle PM10 è dell’8,5 per cento (vedi tabella allegata). “La fase di attuazione delle misure previste dall’accordo di programma contro le PM10 entra ora in una fase decisiva e impegnativa – ha aggiunto ancora Franci –. Ma è necessario andare oltre e interrogarsi sulle strategie necessarie per raggiungere non solo gli obiettivi previsti per il 2005, ma anche in vista della scadenza del 2010: è sempre più evidente infatti che risposte più efficaci possono venire da una strategia di interventi preventivi e strutturali che richiedono tempi non brevi per la loro impostazione e attuazione. In questo senso la Regione vuole aprire fin da ora un tavolo di confronto, a partire dagli enti locali e con i soggetti interessati, per definire un nuovo accordo di programma che abbia come orizzonte temporale la scadenza del 2010. Una delle azioni con maggiore efficacia potrà essere quella di orientare fortemente la conversione del parco veicolare verso l’utilizzo di combustibili più puliti come metano e gpl. Grazie alle tecnologie oggi disponibili ed economicamente competitive si potrebbero conseguire, con una significativa diffusione, risultati importanti, in particolare nelle aree oggetto dell’accordo di programma, in cui pesa maggiormente l’inquinamento da polveri emesse dalla combustione da traffico veicolare. Si tratta - ha concluso Franci - di una scelta che necessita di investimenti e interventi importanti anche nell’assetto della rete distributiva, senza la quale difficilmente potrebbe essere realizzata”. (com/ft)