Stop ai veicoli che inquinano di più. Dal 1°gennaio 3 giorni di blocco
Approvate norme più restrittive. E' la prima volta in Italia che viene deciso un simile blocco antinquinamento
09 December, 2004
* GLI EURO 1 Fermi solo il mercoledì i mezzi a benzina o diesel immatricolati prima del '97 * ORARI E TERRITORI Il divieto vale dalle 8 alle 19 nell'abitato di Firenze e del Galluzzo e nei comuni limitrofi FIRENZE, 8 DICEMBRE 2004 Il giorno più lungo sarà il 5 gennaio, mercoledì, quando dovranno star fermi tutti i veicoli diesel e benzina immatricolati prima del 1997. Nella provincia appartengono a questa categoria 107mila automobili, il 30 per cento del parco circolante. I consueti blocchi antinquinamento da gennaio riprendono con un giorno in più alla settimana e si fanno più restrittivi, comprendendo anche gli Euro 1. L’ordinanza, che ieri la giunta ha deciso e che sarà firmata dall’assessore all’ambiente Claudio Del Lungo, prevede il blocco contemporaneo nei comuni della ‘area omogenea’ e cioé a Firenze, Bagno a Ripoli, Lastra a Signa, Signa, Campi Bisenzio, Sesto Fiorentino e Scandicci. La giunta di Calenzano non ha ancora deciso. Le auto Euro 1 non potranno circolare dalle 8 alle 19 negli interi territori comunali. E’ la prima volta in Italia che viene deciso un simile blocco antinquinamento. Solo i comuni trentini della valle dell’Adige hanno previsto il fermo delle auto benzina e diesel Euro 1 in caso di superamento della soglia di attenzione e di quella di allarme per gli inquinanti per 7 giorni consecutivi. Firenze dunque si distingue e primeggia tra gli ottomila comuni. L’obiettivo è ridurre l’inquinamento e specialmente quello da polveri fini che è il più subdolo e pericoloso. Qualcuno si chiede se il mezzo garantisce il fine: infatti le auto a benzina Euro 1, che sono dotate di marmitta catalitica e devono essere munite di regolare revisione biennale e bollino blu di controllo dello scarico, non hanno praticamente influenza nelle emissioni di polveri fini. Il calendario. Da gennaio i mezzi più inquinanti dovranno star fermi per tre giorni e non più due come accadeva finora: ogni martedì, mercoledì e giovedì non potranno circolare tre categorie: le auto alimentate a benzina o diesel immatricolate prima del 1993 e non conformi alla direttiva 91/441/Cee; i ciclomotori a 2, 3 e 4 ruote non Euro e cioé immatricolati prima del 1997 in conformità alla direttiva 97/24/Cee; i veicoli a benzina e diesel destinati al trasporto merci di portata inferiore a 3,5 tonnellate e imnmatricolati prima dell’ottobre 1994, ad eccezione di quelli conformi alla direttiva 94/12/Cee e 96/69/Cee. Gli Euro 1. Solo mercoledì, in aggiunta ai veicoli già elencati, devono fermarsi le autovetture alimentate a benzina o diesel immatricolate entro il gennaio 1997 a eccezione di quelle conformi alle direttive 94/12/Cee e 96/69/Cee. Orari e territori. Il divieto vale dalle 8 alle 19 nell’abitato di Firenze e del Galluzzo e nei comuni limitrofi dell’area omogenea. Alcuni itinerari di avvicinamento sono consentiti. I blocchi per gli Euro 1 vanno avanti fino al 30 aprile, per consentire all’Arpat una valutazione sufficientemente ampia dell’abbattimento degli inquinanti dell’aria. Per gli Euro zero non c’è invece scadenza. I mezzi esentati. Possono circolare anche nei giorni del blocco gli autobus e i minibus, i motocicli oltre i 50 centimetri cubici e i camion trasporto merci oltre le 3,5 tonnellate. Inoltre, anche se rientrano nelle categorie del fermo, possono circolare i mezzi di polizia, forze armate, vigili del fuoco e protezione civile; pubbliche assistenze e igiene urbana; invalidi con contrassegno; veicoli che partecipano a cerimonie funebri; auto «antiche» in possesso dell’attestato di storicità; veicoli da trasporto degli ambulanti nella fascia oraria 13,30-14,30 che serve loro per lasciare il luogo di mercato. Limitatamente alle auto Euro 1, sono esonerate quelle che hanno almeno 3 persone a bordo. Non è consentito portare figli e nipoti a scuola o all’asilo, ma sono esonerate le categorie dei magistrati, dei medici e degli infermieri in servizio. Il trasporto pubblico. L’assessore Del Lungo ha chiesto alle imprese di trasporto pubblico una relazione sullo stato dei vari mezzi. Solo la Sita non ha risposto. L’Ataf è «pulita»: metà dei suoi mezzi sono a metano o elettrici, l’altra metà usa gasolio bianco «Gecam». Non così la Lazzi, che ha 90 mezzi alcuni dei quali risalgono agli anni Ottanta, mentre Cap e Florentia hanno mezzi più recenti che vanno a gasolio con basso tenore di zolfo. L’impatto sull’Ataf. Reggerà il trasporto pubblico della città all’impatto dei passeggeri che devono lasciare a casa 107mila auto? Per Del Lungo, che ieri ha illustrato il provvedimento antismog accanto al collega di Scandicci Fabrizio Signorini, il disagio per la popolazione sarà limitato perché molti useranno la seconda auto di famiglia: anche nei giorni delle targhe alterne si è accertato che la reale diminuzione del traffico è stata del 20 per cento. P.d.A.