Il vento fa slittare i giorni delle targhe alterne
Provvedimento revocato: domani e martedì si circola regolarmente
20 December, 2004
CAMBIA IL TEMPO: IERI MATTINA LA DECISIONE PRESA DAL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA SAITTA IN ACCORDO CON I SINDACI INTERESSATI Alessandro Mondo Il vento abbatte lo smog e si porta via le targhe alterne previste domani e martedì. Niente stop, a Torino e nei Comuni della cintura. Le ordinanze dei sindaci tornano nel cassetto, congedate da un coro di proteste: gli ambientalisti contestano una decisione giudicata troppo precipitosa; per Forza Italia, An e Radicali, contrari al blocco, la revoca è un altro colpo alla credibilità degli enti locali. La svolta si è verificata nella tarda mattinata di ieri, quando la Provincia e Palazzo civico hanno deciso che erano venute meno le condizioni alla base dell’ordinanza. A pesare sono stati due fattori diversi ma complementari: l’arrivo del vento unito alle previsioni di pioggia mista a nevischio da questa sera. Il responso delle centraline di rilevamento non si è fatto attendere: le polveri Pm10, che mercoledì avevano raggiunto i 205 microgrammi per metro cubo (il limite è di 50), ieri sono scese a 59. A fronte delle previsioni meteo, la tendenza va nella direzione di un ulteriore abbassamento. Da qui la decisione di rimandare un provvedimento sul quale nei giorni scorsi si era spaccato il fronte dei Comuni. Se ne riparlerà dal 13 gennaio in avanti, probabilmente con orario ridotto, quando le targhe alterne torneranno con cadenza regolare un giorno alla settimana: il giovedì. Salvo nuovi colpi di scena, dovremo farci l’abitudine fino al 28 aprile. «E comunque - ha spiegato Chiamparino -, resta l’impegno a lavorare sulle misure strutturali. E’ il caso dell’espansione del teleriscaldamento alla parte Nord di Torino». Due le ipotesi, secondo il sindaco: trasferire la centrale di cogenerazione delle Vallette, potenziandola, in via Bonafous; «appoggiarsi» a quella già prevista dal Comune di Settimo sull’area delle ex-acciaierie Ferrero. La revoca delle targhe alterne è stata comunicata ieri pomeriggio in una conferenza stampa a Palazzo Cisterna movimentata da Silvio Viale: «E’ una retromarcia - ha polemizzato il presidente dei Radicali piemontesi - innestata al minimo pretesto. Sanno perfettamente che questo provvedimento non serve a nulla: il problema smog esiste, ma non va affrontato con misure improvvisate». Presenti, insieme ad Antonio Saitta, il sindaco Chiamparino, Dorino Piras e Dario Ortolano - assessori provinciale e comunale all’Ambiente -, il direttore dell’Arpa Torino Enrico Garrou, più alcuni sindaci dei Comuni limitrofi. Tutti d’accordo nel sostenere che, grazie alla provvidenziale evoluzione del meteo, la settimana natalizia è salva. Questo non significa che la Provincia sottovaluti il «no» opposto da numerosi Comuni della cintura alle targhe alterne così com’erano state previste. «Il nostro obiettivo resta tutelare la salute pubblica - ha precisato Saitta -, ma bisogna allargare il consenso». Non a caso intende riconvocare i sindaci fra Natale e Capodanno per integrare l’adozione del provvedimento, da gennaio, con misure volte a rafforzare il trasporto pubblico. Oggi restano solo le polemiche. «Quanta esitazione nell\'allestire un blocco e quanta solerzia nel revocarlo - protestano Largo Respiro e Legambiente Ecopolis -: Torino è l\'unica città di Italia che nell\'autunno 2004 non ha adottato il minimo provvedimento antismog». «Il vento spazza via le targhe alterne, le banderuole Chiamparino e Saitta cambiano direzione», commenta il presidente provinciale di An Agostino Ghiglia, peraltro contrario allo stop. Barbara Bonino, capogruppo di An a Palazzo Cisterna, chiede le dimissioni dell’assessore Piras. Nadia Loiaconi, per Forza Italia, annuncia lunedì pomeriggio una manifestazione dei consiglieri «azzurri» in Consiglio provinciale contro le decisioni della giunta Saitta in materia di traffico e di imposte relative al settore auto.