«Contro le targhe alterne denuncia al magistrato»
I RADICALI: UN PROVVEDIMENTO MAL MOTIVATO
22 December, 2004
L’ultima volta si è appellato al prefetto; la prossima minaccia di presentare una denuncia alla magistratura se il provvedimento delle targhe alterne - in calendario tutti i giovedì, dal 13 gennaio al 28 aprile - non sarà motivato in maniera credibile. Perchè delle due l’una, spiega Silvio Viale, presidente dell’associazione radicale «Adelaide Aglietta»: o i dati sulla qualità dell’aria sono davvero preoccupanti, e quindi le targhe alterne vanno adottate un giorno per l’altro in tempo reale; oppure si tratta di una misura folcloristica, uno «spot» buono per tacitare la coscienza degli amministratori locali. Che anche così, riescono a combinare pasticci: «Comune e Provincia credono all’efficacia della circolazione alternata? Allora non si capisce perchè questa settimana l’abbiano revocata all’improvviso. Vento o non vento, lunedì i PM10 hanno raggiunto i 78 microgrammi per metro cubo contro il limite di 50». L’avvertimento è arrivato durante la conferenza stampa convocata a Palazzo Lascaris dallo stesso Viale con Bruno Mellano, capogruppo in Regione dei Radicali-Lista Bonino. Sul tavolo dei relatori un profluvio di dati sulla qualità dell’aria, con particolare riferimento ai continui sforamenti delle polveri sottili (i PM10). Se è vero che negli ultimi 10 anni hanno registrato un calo a Torino, ha spiegato Viale, è innegabile che oggi rappresentano un problema: fanno fede i 163 sforamenti registrati nel 2004. Peccato che le targhe alterne, «inique oltre che inutili», non siano la risposta adatta. «Bisogna cominciare a ragionare sui dati - ha ribadito Viale -: e i dati dimostrano che per contenere gli sforamenti delle polveri servono misure all’altezza». Quali? «Non certo le solite ordinanze, emesse in ritardo e comunque viziate da uno scarso impatto ambientale: come fanno a non sapere che i 16 giovedì a targhe alterne dimezzate ridurranno il PM10 annuale solo dello 0,3 per cento?». La partita, stando ai Radicali, si gioca sui provvedimenti strutturali: doppia linea della metropolitana; Tangenziale est; impegno sui riscaldamenti; ricambio del parco-auto; controlli sulle emissioni industriali. Non ultimo, il ridisegno delle linee del trasporto pubblico. Protestano, da un’altra angolatura, anche gli ambientalisti. «Perchè sono state revocate le targhe alterne? - polemizza Largo Respiro -. Si adottano in molte città con risultati discreti. Qui si usano tutti i dubbi possibili. In base a questo modo di ragionare le marmitte comandano e la direttiva europea non esiste».