PM 10: direttiva troppo severa?
Entra pienamente in vigore col 2005 ma quante città la rispettano? E' un deficit solo italiano? I limiti erano troppo ambiziosi? Comunque,anche se li alzassero..
10 January, 2005
Anche se in ambiti ancora un po' settoriali non sono mancate le voci che hanno definito troppo severa la Direttiva anti Pm 10. Eco dalle Città ne parla con il prof Emile De Saeger, del centro di ricerca di Ispra che lavora per la Commissione europea Si sente dire che la direttiva europea sul PM 10, che entra pienamente in vigore in questo 2005, è troppo severa e che non viene rispettata nella maggioranza dei paesi dell’ Unione Europea.. “ Per quanto riguarda il mancato rispetto dei limiti, è ancora un po’ presto per fare un bilancio. C’è un gruppo di lavoro nella Direzione Ambiente della Commissione, e faà il punto della situazione. Inoltre vi sono eccezioni esplicite e tempi più graduali di applicazione per i nuovi paesi appena entrati nella Unione. Posso però già anticipare l’impressione che la media annuale di 40 microgrammi in genere viene rispettata ovunque, tranne che in molte città italiane. Il problema più acuto e diffuso riguarda piuttosto il numero dei giorni in cui è consentito superare i 50 microgrammi.” Non solo le città italiane superano per più di 35 giorni... “Anche città che hanno fatto più sforzi di quelle italiane superano per più di 35 giorni. E’ quindi presumibile che caso mai sarà su questo punto che la direttiva potrà essere ammorbidita. Ma non credo di molto. Il numero di giorni in cui il superamento di 50 sarà consentito potrà aumentare ma non triplicare.” I parametri della direttiva erano stati fissati con eccessivo ottimismo senza tener conto che ad esempio nella Pianura Padana c’è un fondo naturale. “Non credo sia esatto parlare di fondo naturale della pianura Padana , dove non esistono come altrove i sali marini. Nella Pianura padana c’è una specie di zoccolo delle micropolveri ma è nocivo. I parametri della direttiva sono forse un po’ troppo severi ( o ottimisti, dipende dal punto di vista) perché quando è stata varata non era ancora chiara la differenza tra i vari sisemi di misurazione. E si usava ancora molt un metodo di misurazione che sottostimava di quasi il 30% le concentrazioni.”