Domenica tutti a piedi per sei ore e il giovedì sarà a targhe alterne
Si partirà con le pari, il provvedimento durerà un mese - da La Repubblica del 14.12.2005
14 January, 2005
Resta confermato per il 23 il blocco di 12 ore. Zampaglione: di più non si può, è questa la giusta direzione Da nove giorni lo smog è ben oltre i livelli di allarme e la Regione anticipa di una settimana lo stop alle auto Brembilla, Provincia: \"Finalmente si è deciso di intervenire su una situazione che per troppi anni è stata sottovalutata\" SANDRO DE RICCARDIS Dopo nove giorni consecutivi di inquinamento oltre i livelli di allarme, la Regione Lombardia interviene per limitare la concentrazione di veleni nell´aria. Viene anticipato di una settimana il blocco del traffico già previsto per domenica 23. Già domenica prossima, blocco totale della circolazione dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 18 nella zona che comprende Milano, Como e il Sempione, e nelle altre aree critiche di Bergamo e Brescia. In più, targhe alterne e stop dei veicoli non catalizzati, dalle ore 8 alle ore 20, per quattro giovedì: il 20 gennaio e il 10 febbraio potranno circolare i veicoli a targa pari, il 27 gennaio e il 3 febbraio quelli a targa dispari. Resta confermato il blocco dalle 8 alle 20 per domenica 23 gennaio. Anche ieri il Pm10 - l´indice che misura le polveri sottili, quelle che più facilmente si insinuano e danneggiano il nostro organismo - si è mantenuto su livelli nettamente superiori ai limiti. La centralina di via Juvara ha raggiunto i 143 microgrammi per metro cubo, quasi il triplo del livello limite pari a 50. «Vista la situazione abbiamo deciso di introdurre nuovi provvedimenti - ha dichiarato Franco Nicoli Cristiani, assessore regionale alla Qualità dell´ambiente, al termine dell´incontro con gli assessori dei comuni interessati al blocco - . Invito i cittadini a rispettarli. Ne va della loro salute». Esce soddisfatto dall´incontro l´assessore all´Ambiente del Comune di Milano, Domenico Zampaglione. «Si va nella giusta direzione - dichiara - . La complessità del sistema lombardo ci sconsiglia di attuare decisioni troppo radicali». Per Bruna Brembilla, assessore all´Ambiente della Provincia, «finalmente si decide di intervenire su una questione che è stata colpevolmente sottovalutata per anni». E annuncia: «Il 25 riuniremo 65 sindaci per affrontare in maniera specifica il problema dell´inquinamento dell´area critica. Bisogna iniziare a ragionare su interventi strutturali e preventivi». In Regione la decisione sul blocco lascia scontenti i partiti dell´opposizione. Mentre Paolo Danuvola, consigliere regionale della Margherita, accusa Formigoni di usare «gli spazi pubblicitari per dire che l´aria in Lombardia è più pulita, invece di usare i soldi per fare respirare i lombardi», il vicepresidente del consiglio regionale Fiorenza Bassoli parla del blocco e delle targhe alterne come di «misure necessarie ma del tutto insufficienti. Dieci anni di politica di Formigoni - dice la Bassoli - non hanno portato a nulla. Siamo ancora al punto di partenza». Anche consumatori e sindacati bocciano i provvedimenti. Per Alessandro Miano del Movimento dei consumatori «il blocco è una foglia di fico. A Milano il 70% delle caldaie negli edifici pubblici è a nafta, e il 40% degli autobus è altamente inquinante». «Treni, bus e metrò funzionano male e obbligano molti lombardi a usare l´auto privata - dichiara Franco Giuffrida, della Filt-Cgil - Per il trasporto pubblico la finanziaria della Regione non prevede alcun incremento di spesa».