"Intervenga il governo ma niente allarmismi"
Il parere del farmacologo Silvio Garattini - da La Repbblica del 16.01.2005
20 January, 2005
CARLO BRAMBILLA MILANO - «L' inquinamento delle nostre città è un problema nazionale, la cui soluzione non può certo essere lasciata solo ai Comuni. Il governo metta in piedi una task-force di esperti per risolvere alla radice le cause. Attenzione, però: l' allarmismo non serve. Determina solo provvedimenti immediati, provvisori. Poi tutto torna come prima. Le polveri sottili sono sicuramente responsabili di irritazioni ai bronchi e ai polmoni, ma molto peggio è respirare il fumo di sigarette all' interno di locali poco areati». Nella giornata di blocco totale per la circolazione a Roma e Milano, parla Silvio Gar attini, direttore dell' Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri. Le nostre città sono costrette a chiudere per smog. «Dobbiamo tenere presente il fatto che adesso misuriamo tutto e ci rendiamo conto di quello che respiriamo. Una volta non si misurava quasi niente e sapevamo molto poco». Oggi però dobbiamo fare i conti con le micidiali polveri sottili, l' ormai famoso Pm 10. Con quali rischi per la salute? «Il rischio di bronchiti è certo. Come elevato è il rischio di manifestazioni respiratorie, soprattutto per chi soffre di asma. Queste micro-particelle sono particolarmente irritanti per le mucose. Ma non è detto che non ci siano rischi anche per quanto riguarda i tumori del polmone. Questo lo sappiamo meno». Professor Garattini, perché l' allarmismo non le piace? «L' allarmismo fa prendere provvedimenti improvvisati. Blocchi e targhe alterne. Spesso la prima cosa che capita in mente per risolvere l' emergenza. Invece noi abbiamo bisogno di prendere coscienza del problema. Orga nizzare dei gruppi di studio che possano misurare l' entità reale dell' inquinamento. E sulla base dei risultati immaginare possibili soluzioni definitive. Il pericolo maggiore è che i mass media non parlino d' altro che di inquinamento per qualche giorno e poi tutto cada nel dimenticatoio per un altro anno».