Ciclista travolto e ucciso nella giornata senz’auto
L’uomo stava percorrendo via Palmanova quando è stato tamponato da un furgoncino. Più di 9 mila controlli, 1.500 multe - da Corriere della Sera del 24.01.2005
24 January, 2005
Investito mentre era in bicicletta. Ucciso da un’auto che non poteva circolare. Un pensionato di 74 anni è morto in strada, nella città deserta per il blocco del traffico. La domenica antismog si chiude alle 20. Con un bilancio di quasi 1.500 multe e l’aria che torna respirabile L’INCIDENTE - Ore 11.30, via Palmanova, qualche centinaio di metri dopo la fermata del metrò Cimiano. Mario G., 74 anni, pensionato di Monza, pedala sulla sua mountain bike. Un furgone modello Kangoo lo travolge, uccidendolo sul colpo. Il guidatore, 45 anni, si ferma. Non ha nessuna deroga al blocco delle auto. Ma anche il ciclista si trovava su un tratto di strada ad alto scorrimento, proibito alle biciclette. Il pensionato non ha documenti. Per tutto il giorno gli agenti del Nucleo radiomobile della polizia locale cercano di ricostruire la sua identità. Lanciano un appello pubblico. È solo intorno alle 19, dopo una giornata di ricerche e angoscia, che si fanno vivi i familiari della vittima. «Ciclisti e pedoni continuano ad essere l’anello debole del traffico - accusa Gigi Riccardi, presidente di Ciclobby - questo fatto tragico dimostra che la priorità non è ridurre la circolazione, ma moderare la velocità. Anche una sola macchina può uccidere». LE POLVERI - Il blocco abbatte le concentrazioni di polveri sottili. Dopo che sabato i valori erano schizzati a 85 microgrammi per metro cubo in via Juvara e 65 al Verziere, ieri lo smog è tornato sotto la soglia di attenzione (50 microgrammi). Dato parziale alle 18: 39 microgrammi in via Juvara. «Le rilevazioni - spiega Angelo Giudici, direttore del settore aria dell’Arpa - confermano per tutte le aree critiche lombarde valori sotto la soglia dei 50 microgrammi per metro cubo. Un risultato raggiunto grazie allo stop al traffico e alle condizioni meteo favorevoli». Il presidente della Regione, Roberto Formigoni, ringrazia i cittadini «che hanno dimostrato di avere a cuore la tutela dell’ambiente. Questa domenica di fermo auto - aggiunge - è stata programmata con anticipo dando modo a molti cittadini di spostare o anticipare i loro impegni». Critico con le scelte del Pirellone il capogruppo dei Verdi, Carlo Monguzzi: «Giornata positiva - dice - ma strategia sbagliata». E propone: «Lanciamo un appello per 3 misure strutturali da attuare in due anni: far sì che i riscaldamenti non siano più inquinanti con il passaggio al metano, al teleriscaldamento o ai pannelli solari; cambiamento di tutti i mezzi di proprietà pubblica, acquistando auto e moto con motori a metano o elettrici: costruzione di una metropolitana leggera tra Milano e Brescia». LE MULTE - Cielo nuvoloso, aria gelida. La giornata invernale scoraggia le passeggiate. Affollati i negozi del centro per la domenica di saldi. In strada oltre 600 agenti di polizia locale. In dodici ore, 9.713 controlli. Le sanzioni, da 71 euro, sono 1.496. Numeri che dalla centrale di polizia locale commentano così: «I milanesi sono stati più disciplinati che nelle scorse occasioni». Nell’ultima giornata di blocco 8-20, il 21 novembre 2004, i furbi pizzicati in macchina furono 1.970 (su 8.903 fermati). Durante i controlli, i vigili bloccano anche un cittadino marocchino ubriaco e senza patente (in viale Toscana) e un egiziano con la patente falsa (in piazzale Lodi). Da oggi riprendono i blocchi parziali (8-10 e 16-19) per le auto non catalitiche. Prossima domenica a piedi: il 20 febbraio. E giovedì tornano le targhe alterne, via libera alle dispari. LA LOMBARDIA - Polveri sottili in calo anche a Brescia. Pochi indisciplinati. Molte telefonate con richiesta di informazioni. Mezzi pubblici potenziati con 673 corse in più. Su quasi 2.500 controlli, a fine giornata 377 contravvenzioni. Centodieci le multe a Cantù, 21 a Como, 23 a Mantova. Mercoledì alle 10.30, nella sala consiliare della Provincia di Sondrio, verrà presentato il «Rapporto sullo stato dell’ambiente 2004» dell’Arpa.