Targhe con lo «sconto»
TORINO RIDUCE L’ORARIO DEL DIVIETO ALLE 13 ED È POLEMICA
26 January, 2005
Lite Provincia-Comune La decisione di sindaco e parte della giunta motivata dalla volontà di non intralciare le migliaia di appassionati diretti in auto al Palavela Ma Palazzo Cisterna non ci sta: «Un modo sbagliato di procedere» Emanuela Minucci Targhe alterne «dimezzate»: oggi divieto di circolazione alle auto con targa dispari soltanto dalle 8,30 alle 13, e soltanto a Torino (gli altri Comuni della cintura fanno terminare il blocco fra le 18 e le 18,30). Uno «sconto» deciso dalla giunta di ieri, su proposta del sindaco Chiamparino mai così determinato a limare pesantemente l’orario del blocco. Motivo? «Non penalizzare i Campionati europei di pattinaggio, un evento internazionale che porterà sotto la Mole migliaia di visitatori». Una decisione a sorpresa (perché in grado, appena formulata, di sollevare un mare di polemiche così com’è puntualmente avvenuto) soprattutto dal momento che già in passato la Provincia aveva criticato Torino perché non rendeva omogeneo l’orario del blocco facendolo terminare alle 18 anziché alle 18,30. Figurarsi un «forfait» che dà il via libera al traffico per l’intero pomeriggio, e lo dichiarato soltanto 24 ore prima. E così, dopo aver incassato in mattinata le «perplessità» di tre assessori (Peveraro, Ortolano e Tricarico, a loro volta divisi fra chi voleva sospendere del tutto lo stop e chi invece voleva tenere duro sulla vecchia formula), il primo cittadino ha suscitato l’ira dell’assessore alla Qualità dell’Aria della Provincia Dorino Piras: «Esprimo contrarietà sia nel merito sia sul metodo riguardo la decisione assunta dalla Città di Torino di limitare l’orario di blocco delle targhe alterne dalle 8.30 alle 13 per non pregiudicare l’afflusso di spettatori al Campionato europeo di pattinaggio» scrive in un comunicato. E aggiunge: «Simili decisioni unilaterali dei singoli Comuni rendono impraticabile la corretta gestione di coordinamento riconosciuta alla Provincia dai Comuni e dalla Regione». Il sindaco Chiamparino, per nulla intimorito da questa levata di scudi (nel primo pomeriggio c’è stata pure una dura telefonata con il presidente della Provincia Saitta) ha ribattuto che il test-event del Palavela non poteva essere penalizzato e che, comunque, la decisione andava presa ieri, non prima, quando le condizioni meteo erano ancora incerte, e di conseguenza anche il blocco: «Non ci pareva giusto eliminare del tutto il provvedimento - ha detto il sindaco - dal momento che in ogni caso i motori si fermeranno in tutto otto ore in queste due giornate». Una decisione scomoda, insomma, che ha scatenato in modo bipartisan polemiche e perplessità da destra e da sinistra . E se Alleanza Nazionale (attraverso comunicati di Ventriglia e Ghiglia) accusava Chiamparino di rendere la vita impossibile ai torinesi alimentando soltanto il caos, la federazione provinciale dei Comunisti italiani di Vincenzo Chieppa inviava ai giornali comunicati dal titolo «targhe alterne a singhiozzo» spiegando che l’emergenza smog esiste, ma che non si può combattere senza un forte coordinamento tra i Comuni». Pollice verso anche da parte degli ambientalisti («ormai siamo alla beffa»). Domani, nonostante la bufera politica, si replica: via libera solo alle dispari, dalle 8,30 alle 13.