Domani targhe alterne, la Regione aumenta le deroghe
I DIVIETI
26 January, 2005
Risale lo smog. In dodici ore, dopo il blocco di domenica, le polveri sottili sono schizzate di nuovo sopra la soglia di attenzione. E tornano le targhe alterne (domani via libera alle dispari) con una nuova polemica. La Regione ieri ha allungato l’elenco delle deroghe. E da Palazzo Marino parte l’accusa: «Troppa confusione. I continui cambiamenti rendono impossibile una corretta informazione per i cittadini». I DIVIETI - Domani secondo giovedì di targhe alterne. Dalle 8 alle 20, nelle aree di Milano-Como- Sempione, Bergamo e Brescia, potranno circolare solo le dispari. Ferme le pari. Nelle stesse ore ci sarà il blocco totale (indipendente dal numero di targa) per le non catalitiche. Stesse limitazioni anche a Lodi, ma solo dalle 8,30 alle 18. Multa per i trasgressori: 71 euro. Il programma delle targhe alterne proseguirà per altri 2 giovedì: il 3 febbraio sarà di nuovo il turno delle dispari, il 10 via libera alle pari. LE POLEMICHE - Aumentano le deroghe al blocco rispetto allo scorso giovedì. In parte le esenzioni sono le stesse del passato: motori elettrici, metano e Gpl catalizzati, taxi, veicoli che trasportano portatori di handicap, lavoratori che svolgono un servizio pubblico, medici in visita urgente, auto che trasportano almeno 3 persone (car pooling). Il Pirellone ha integrato però la passata delibera, aggiungendo cinque deroghe. Tre già concesse in passato dal Comune: ambulanti nel tragitto mercato-casa, veicoli che trasportano merci per fiere, medicinali e generi deperibili, scuole guida. Più due esenzioni ex novo : targhe estere e agenti di commercio. «Per gli uffici comunali e per i vigili - spiega l’assessore all’Ambiente di Palazzo Marino, Domenico Zampaglione - è molto faticoso star dietro ai cambiamenti e metabolizzare ogni volta le novità. Figuriamoci per i cittadini». Ieri mattina, durante un convegno in Provincia, anche alcuni sindaci dell’hinterland hanno chiesto una semplificazione delle regole. «Ma abbiamo solo ripreso delle deroghe già previste nel 2003 - precisa l’assessore all’Ambiente della Regione, Franco Nicoli Cristiani - che i tecnici avevano dimenticato nella scorsa delibera. Dunque nessun nuovo permesso. A Palazzo Marino pensino a fare la loro parte». GLI INCENTIVI - Eliminare le auto non catalizzate nel giro di 2 anni. È l’obiettivo al quale punta il presidente della Regione, Roberto Formigoni: «Per questo chiedo al governo uno stanziamento straordinario di 500 milioni di euro da trasformare in incentivi, ai quali si affiancherà il contributo delle case automobilistiche». Il progetto di eliminare le auto non catalitiche deriva anche dalle analisi sull’origine delle polveri sottili in Lombardia. In base alle rilevazioni, l’Arpa ha elaborato delle mappe: «Nelle aree urbane - spiega Guido Lanzani, responsabile qualità dell’aria dell’agenzia - il traffico è la causa preponderate dell’emissione di Pm10» (come si vede nella carta in alto a sinistra e nel primo dei grafici, che dimostra come dai tubi di scappamento provenga il 70% delle polveri sottili di Milano, 12% la parte da addebitare al riscaldamento, n.d.r.) . Il traffico pesa invece per il 39 per cento sulle emissioni totali della Lombardia. Oggi a Sondrio sarà presentato il «Rapporto sull’ambiente 2004» dell’Arpa. Gianni Santucci