La Quercia: "Smog, così non va"
Una telefonata riporta la pace tra Palazzo Civico e la Provincia, che confermano i due giorni di stop al traffico - da La Repubblica del 27.01.2005
27 January, 2005
E spunta una proposta: "Torniamo alle domeniche a piedi" Esposito (Ds) è critico "L´immagine che così diamo è di non saper governare il problema" GINO LI VELI Si affidano a una nota congiunta, dopo una lunga telefonata «chiarificatrice», Sergio Chiamparino e Antonio Saitta per dire che tra Comune e Provincia è di nuovo pace sulle targhe alterne. L´«autoriduzione» decisa dalla giunta torinese, che ieri e oggi ha accorciato lo stop alle 13 per favorire l´accesso ai test events di pattinaggio al Palavela, ha lasciato però qualche divisione nel centrosinistra di Palazzo Civico e della Provincia. E dietro il ritrovato «volemose bene» di Chiamparino e Saitta, che confermano la validità del piano provinciale per un doppio turno settimanale di stop alla circolazione contro gli alti livelli di polveri sottili, cominciano ad agitarsi nuove proposte. Dice il capogruppo Ds a Palazzo Cisterna Stefano Esposito: «Gli avvenimenti di questi giorni dimostrano la necessità di un confronto all´interno della maggioranza provinciale. Chiedo a Saitta di convocare la riunione. L´assessore Dorino Piras ha fatto tutto il possibile nella gestione del tavolo fra i Comuni. Ma è evidente che l´immagine che stiamo dando è di un non governo della situazione. Rilancio la proposta: targhe alterne solo al giovedì e blocco totale del traffico la domenica». Vuole invece il ritorno alla domenica a piedi un gruppo di «torinesi illustri» mobilitati dall´ex assessore Paolo Hutter: Vladimiro Zagrebelsky, Vanna Lorenzoni, Chiara Acciarini, Giorgio Balmas, Gianni Vattimo, Giovanni De Luna, Diego Novelli, Nicola Tranfaglia, Laura Firpo, Benedetto Terracini. Hanno sottoscritto, con altri intellettuali e giornalisti, un appello in cui si afferma: «A fronte degli alti livelli di smog è possibile fare di più. Tra le altre cose è necessario anche riprendere da subito le domeniche a piedi. È vero, non bastano, ma anche di domenica lo smog in questa fase invernale è elevato. Inoltre il blocco domenicale è più equo delle targhe alterne e più fruibile dalla popolazione». L´assessore provinciale Dorino Piras (Rifondazione) sulle nuove proposte mostra cautela: «Quella dei Ds mi sembra un po´ isolata. Ma viene dal partito di maggioranza della coalizione e va certo presa in considerazione. Comunque ci vuole il consenso di tutta l´alleanza e del tavolo dei sindaci con cui si è già raggiunto un accordo». Il capogruppo diessino in Comune, Beppe Borgogno, appoggia Esposito: «Le targhe alterne o i blocchi della circolazione sono misure eccezionali. Si tratta dunque di interventi che, quando necessari, devono essere attuati in modo tale da creare il minor disagio possibile ai cittadini. È preferibile che si circoli a targhe alterne per un solo giorno la settimana, utilizzando semmai la domenica per il blocco totale della circolazione». Favorevole allo stop festivo il collega della Margherita a Palazzo Civico, Alessandro Altamura, che ricorda che «la decisione della giunta di autoridurre l´orario è stato un errore, da non amplificare però». La pensa così anche il sindaco diessino di Collegno, Silvana Accossato: «Una scelta poco comprensibile - dice - che ingenera ulteriore confusione nei cittadini e che mette in discussione la coesione sin qui raggiunta tra gli enti locali». Per Vincenzo Chieppa e Gianguido Passoni, Comunisti italiani, «è stato fatto un grande pasticcio. È inoltre difficile capire perché valgano di più, nell´uso dell´auto, le ragioni degli spettatori del Palavela che quelle di migliaia di lavoratori che usano la macchina. Sulle politiche della viabilità c´è troppa confusione».