Saitta: \"Le liti? Meglio trovare una linea comune\"
Il presidente della Provincia smorza i toni - da La Repubblica del 27.01.2005
27 January, 2005
Non ce l´ho con Chiamparino ma la metropoli non deve imporsi MARCO TRABUCCO Presidente Saitta, è ancora arrabbiato con Chiamparino? «Non lo sono mai stato. Ci siamo spiegati, l´incidente è chiuso. Mi sembra importante che Chiamparino abbia ribadito di condividere in pieno l´azione della Provincia». Perché questa faccenda dell´aria sta provocando tante polemiche? «Perché politiche di emergenza, come sono queste, reggono se c´è una condivisione molto ampia. Se ogni comune decide gli interventi da solo la situazione diventa ingestibile. E contradditoria. Per questo la linea della Provincia è sempre stata quella di ottenere il più ampio consenso. Credo che abbiamo ottenuto un risultato notevole visto che l´accordo sui due giorni di targhe alterne ha avuto il sì di Torino e di tutti i comuni dell´area metropolitana, salvo Nichelino. Non era mai accaduto prima». Tutti d´accordo a parole. Però poi molti hanno fatto di testa loro. «Si deve capire che solo la dimensione metropolitana può permetterci di affrontare l´emergenza. Se c´è stato qualche problema di coordinamento, lo affronteremo. Abbiamo stabilito che tutti i lunedì si riunisca il tavolo tecnico e che, in base ai dati, decida cosa fare nella settimana. Poi lo comunichi ufficialmente. Perché c´è anche un problema di comunicazione, i cittadini devono sapere come comportarsi: adesso ogni lunedì sera lo sapranno». Cosa pensa della proposta Ds di sostituire un giorno di targhe alterne con la domenica a piedi? «È un´idea da valutare. Ma deve esser chiaro che le decisioni non si prendono tanto nei dibattiti di consiglio provinciale o tra le segreterie dei partiti, ma negli incontri tra gli amministratori comunali». Come Provincia avreste il potere di sostituirvi ai sindaci che non facessero il loro «dovere». Lo userete? «Noi il piano di azione l´abbiamo assunto. E tutti lo hanno condiviso. Stiamo lavorando perché il processo si metta in marcia, È comprensibile che almeno all´inizio ci siano difficoltà. Se le difficoltà continueranno, non potremo però dimenticarci che qui è in gioco la salute dei cittadini».