Misure contro lo smog, avanti nel caos
Tutti litigano con tutti mentre Chiamparino e Saitta firmano una pace armata - da La Stampa de 27.01.2005
27 January, 2005
I DS in provincia propongono di imitare Roma e Milano. Parte un araccolta di firme da parte di un gruppo di intellettuali Appelli per la domenica ecologica Emanuela Minucci Alessandro Mondo Un comunicato congiunto, a firma Saitta-Chiamparino per dire alla città che le istituzioni, al di là delle polemiche esplose ieri sul caso delle targhe alterne «dimezzate» dal Comune, adesso vanno d’amore e d’accordo: «Confermiamo la validità del piano provinciale di intervento operativo per la gestione degli episodi acuti di inquinamento atmosferico». Segue la promessa di rivedersi lunedì per confermare o meno le modalità dello stop anche per i prossimi mercoledì e giovedì. «C’è stato un chiarimento con il sindaco a chiusura di una parentesi infelice - commenta Saitta -. Ora guardiamo avanti: il piano d’azione della Provincia continuerà a essere condiviso da Torino». A proposito, oggi sotto la Mole, vale ancora il provvedimento dell’orario dimezzato per facilitare l’accesso al Palavela: blocco delle auto con targa pari (zero compreso) dalle 8,30 alle 13. A dire la verità, però, il comunicato arriva nel bel mezzo di una giornata tutt’altro che distesa, con il sindaco Chiamparino che preferisce affidare a quelle poche righe lo sviluppo di una querelle tutta interna all’Ulivo. E se a Palazzo civico il capogruppo della Margherita Altamura ha continuato a dichiarare anche ieri che «lo sconto orario è stato un errore e meglio sarebbe stato abolire il provvedimento per questi due giorni», a Palazzo Cisterna la maggioranza si è a sua volta divisa. Il primo a rompere le righe è stato il capogruppo Ds Stefano Esposito, deciso ad archiviare l’attuale formula in favore dell’accoppiata «domenica a piedi più una sola giornata di targhe alterne». Proposta condivisa anche dal capogruppo comunale dei ds Beppe Borgogno e dallo Sdi in Provincia guidato da Luigi Ricca. Secondo Esposito, il tavolo del coordinamente fra i vari Comuni «ha mostrato tutti i suoi limiti, e il sindaco e Saitta ora devono confrontarsi con le rispettive maggioranze per trovare una linea di azione condivisa». La formula targata Ds chiama in causa le domeniche a piedi. Replicano Saitta e Piras: «Le proposte saranno valutate al tavolo dei Comuni: è lì che si decide, non certo fra i partiti». Aggiunge ancora Saitta: «Questi temi richiedono grande cautela e soprattutto unità di intenti. Le posizioni che dividono rischiano di vanificare qualsiasi azione». Come a dire: la politica faccia un passo indietro. Lo affermano proprio mentre la capogruppo di Rifondazione a Palazzo Cisterna, Gianna Tangolo, ribadisce piuttosto irritata che «Torino non poteva sfilarsi all’ultimo momento dimezzando l’orario». Anche i Verdi rilanciano: «Va bene due giorni di targhe alterne - spiega Vincenzo Galati, capogruppo - ma in aggiunta alle domeniche a piedi». La Margherita di Piergiorgio Bertone getta acqua sul fuoco: «Bisogna lavorare per ridurre al massimo i disagi dei cittadini». «Targhe alterne in balia di umori alterni», ironizza Vincenzo Chieppa per i Comunisti italiani. Passano invece al contrattacco i radicali di Silvio Viale, che oggi manifesteranno davanti alla Provincia «contro la deriva populista del duo Saitta-Piras». Gli ambientalisti di Largo Respiro sostengono che le domeniche a piedi non devono sostituirsi alle targhe alterne. Idem per gli intellettuali riuniti dall’ex assessore all’Ambiente Paolo Hutter, che invocano lo stop ecologico domenicale: tra i primi firmatari Gianni Vattimo, Vanna Lorenzoni, Giorgio Balmas, Chiara Acciarini, Diego Novelli, Laura Firpo, Giovanni De Luna, Nicola Tranfaglia, Benedetto Terracini. Sulle barricate Alleanza Nazionale: «No alle targhe alterne di Chiampa-burattino» scriveva ieri Agostino Ghiglia, mentre Barbara Bonino, capogruppo in Provincia, condanna «l’arroganza di una giunta d’improvvisatori». Ieri i vigili hanno staccato 79 multe e controllato 205 veicoli. I responsabili della Viabilità del Comune hanno dimostrato con un grafico che, nonostante l’orario ridotto del divieto, il risultato si è comunque ottenuto con «una diminuzione del 16% dei flussi».