Targhe alterne: polemiche sui controlli. Ci sono abbastanza vigili?
Sulle colonne di Repubblica botta e risposta tra assessore Piras e altri amministratori
09 February, 2005
Oggi e domani si torna a guardare il calendario per circolare a Torino e in altri dodici centri della cintura. Si comincia con le targhe dispari, le uniche autorizzate a circolare anche tra le otto e mezzo e le diciotto. Domani viaggeranno solo le vetture pari e a Torino e agli altri dodici centri - Alpignano, Beinasco, Borgaro, Chieri, Collegno, Grugliasco, Moncalieri, Orbassano, Rivoli, Venaria, Vinovo e Carmagnola - si aggiungeranno Settimo e Pinerolo che hanno scelto di fermare il traffico un solo giorno alla settimana. Ma quanti rispettano il divieto? Pochi secondo l´assessore provinciale all´Ambiente Dorino Piras che ha puntato il dito contro «i controlli troppo blandi». Ma è davvero così? Alla vigilia della quarta settimana di targa alterne un bilancio provvisorio - complice anche la mancanza di dati da parte di alcuni comuni - sembra confermare l´ipotesi. Finora - se si esclude Torino dove su quattromila controlli sono state elevate oltre seicento multe - solo due centri hanno superato il tetto dei cento controlli: Alpignano e Venaria. E se si sommano le multe fin qui elevate, non si raggiunge quota duecento (173 per la precisione). Di questo si parlerà nel vertice di maggioranza che si terrà in provincia sabato mattina. Ancora una volta verrà rilanciata dai Ds l´ipotesi di un blocco alla domenica, ma difficilmente la linea passerà anche se da ieri Torino è ufficialmente fuorilegge avendo "sforato" per la trentacinquesima volta dall´inizio dell´anno sui valori delle polveri sottili nell´aria (Pm10). «Le misure attuali sono una sintesi politica - spiega Dorino Piras -: la proposta della Provincia era stata di bloccare il traffico dalle 7,30 alle 19. Ci è stato risposto che non era possibile, che si doveva portare i figli a scuola». L´assessore replica anche al radicale Silvio Viale che insiste sull´inefficacia delle targhe alterne: «I dati dello studio Misa 2, al di là delle sterili polemiche di Viale sul morto in più morto in meno - prosegue l´assessore - confermano che se abbasso i livelli di Pm10 risparmio vite umane. Mi rendo conto che per combattere la nostra battaglia le armi sono spuntate, ma io devo fare il possibile per utilizzare tutte quelle che mi è consentito usare. E se parliamo di scarsa democraticità delle targhe alterne aggiungo anche che uno studio epidemiologico rivela che a morire per inquinamento sono le persone meno abbienti, quelli che vivono di fianco alle autostrade tanto per fare un esempio e quelli che hanno meno mezzi per curarsi».