Smog, vertenza ANCI - Governo
La partita resta aperta. I Comuni: "Svolta o si rischia la paralisi". Matteoli: "E' emergenza, si va a Palazzo Chigi"400 milioni di differenza..
17 February, 2005
La questione smog arriva a Palazzo Chigi: venerdì il ministro dell'Ambiente, Altero Matteoli, riferirà in Consiglio dei Ministri mentre la prossima settimana é prevista l'apertura di un tavolo allargato a più ministri, con i sindaci. Al centro, il reperimento di risorse aggiuntive, oltre quelle messe a disposizione dal ministero dell'Ambiente (110 milioni), per affrontare il problema inquinamento dell'aria delle città. Questo quanto deciso nell'incontro al ministero dell'Ambiente tra Matteoli e i comuni. Presenti al vertice, durato un'ora e mezza, 13 città, la maggior parte rappresentate dai rispettivi sindaci. "Venerdì riferirò in Consiglio dei Ministri - ha annunciato Matteoli al termine della riunione - e la prossima settimana la questione sarà affrontata a un tavolo allargato a più ministri, e ai sindaci, a Palazzo Chigi, per un accordo definitivo". "Venerdì in CdM riferirò per individuare risorse aggiuntive essendo questa un'emergenza perché con i soli fondi del ministero dell'Ambiente - ha sottolineato Matteoli - il problema non è risolvibile. Le risorse aggiuntive saranno adeguate". Per quanto riguarda il ministero dell'Ambiente, Matteoli ha messo a disposizione 110 milioni di euro per un pacchetto di misure che il ministro ha illustrato ai comuni. Pacchetto che prevede incentivi ai motorini meno inquinanti (dai 25 ai 50 milioni di euro), programmi di promozione per la trasformazione delle vecchie auto a Gpl o metano, proseguimento dell'accordo con Fiat e Unione Petrolifera per incentivare il trasporto a metano nei grandi centri urbani, car-sharing. Le risorse aggiuntive che andranno trovate, invece, ha riferito il ministero, serviranno in particolare a interventi sul trasporto pubblico, alla sostituzione delle vecchie auto ante 1993 e alla sostituzione delle vecchie caldaie inquinanti. All'incontro erano presenti i sindaci di Firenze, Rovigo, Torino, Ravenna, Ancona, Reggio Emilia, Verona, Vicenza, Foggia e Roma. Milano, Bologna e Palermo erano rappresentate dagli assessori. Da parte dei sindaci l'esigenza, secondo il presidente dell'Anci e sindaco di Firenze, Leonardo Domenici, si aggira sui "500 milioni di euro l'anno per quattro anni". Tre le priorità per l'Anci: misure per il trasporto pubblico locale, incentivi per la sostenibilità dei veicoli privati e più inquinanti, finanziamenti per infrastrutture per il trasporto rapido di massa. E per la prossima settimana "mi auguro che l'incontro con la Presidenza del Consiglio - ha detto Domenici - possa avvenire con Berlusconi". "Oggi abbiamo chiesto che ci fosse questo pronunciamento a un livello diverso - ha detto il sindaco di Roma, Walter Veltroni - e abbiamo posto un chiaro meccanismo: chi inquina deve sostenere politiche che consentano alla comunità di non trovarsi di fronte alla sospensione del diritto alla mobilità". "Questa volta credo ci sia resi conto - ha aggiunto Veltroni - che questa è un'emergenza nazionale che costa all'Italia in termini di Pil molto più di quanto serve per risolvere il problema". Risultati potrebbero venire anche da interventi sulle accise. Un miliardo di euro, secondo il sindaco di Torino, Sergio Chiamparino potrebbe essere reperito con "un aumento minimo delle accise sul carburante per destinarne una parte al miglioramento della mobilità sostenibile". "Per dare un'idea - ha riferito Veltroni - se si mettesse un'accise di 3 centesimi questo vorrebbe dire 1.800 milioni di euro disponibili per le politiche del trasporto pubblico e le politiche di sostenibilità dello sviluppo". "Abbiamo ricordato al ministro che il rischio - ha quindi concluso Veltroni - è di andare a una paralisi del Paese. E' necessario quindi un cambiamento radicale".(ANSA).