Polveri giù, domenica si circola
Cofferati: "Deludente l´incontro col ministro Matteoli sull´emergenza smog" - da La Repubblica del 18.02.2005
18 February, 2005
Burgin: \"I dati delle centraline ci confortano anche se siamo consapevoli che abbiamo davanti una strada lunga e difficile\" Ieri circolavano soltanto le auto e le moto con targa dispari le multe sono state 63 su 376 veicoli controllati Carlo Gullotta LA BUONA notizia è che domenica si circola liberamente: nessun blocco alle auto, le centraline «annusa-polveri» hanno registrato dati al di sotto dei limiti. Quella cattiva è che le misure prese in città contro lo smog servono a poco in assenza di un piano nazionale ad ampio raggio contro l´inquinamento. E su questo tema, il sindaco Cofferati, reduce dall´incontro romano dei sindaci col ministro dell´ambiente Matteoli, è durissimo: «Un ministro che prende atto della questione e si riserva di verificare col Governo quali sono le disponibilità, è un ministro inadeguato, che non ha chiaro il peso di questa emergenza, della drammaticità della situazione. Insisto: drammaticità, perché il danno alla salute generato dallo smog porta a conseguenze peggiori in un tempo medio, per cui anche la consapevolezza può non essere immediata. Consapevolezza, viceversa, che vedo ben acquisita già ora dai cittadini, a partire da quelli di Bologna». Insomma, i bolognesi s´adeguano alle misure antismog e i risultati, anche grazie alle mutate condizioni meteo, si vedono: le polveri sottili rilevate ieri alla centralina di porta San Felice sono di 46 microgrammi, e ancora più basse quelle nelle altre cinque stazioni di rilevamento in provincia. Polveri al di sotto dell´emergenza dei 50 microgrammi, insomma. «Questi dati ci confortano ? dice l´assessore all´ambiente della Provincia, Emanuele Burgin - anche se siamo consapevoli di essere solo all´inizio del percorso di una strada lunga e difficile». Collaborano, gli automobilisti bolognesi: ieri, giornata in cui potevano circolare solo le auto con targa dispari, le multe sono state 63 su 376 veicoli controllati. Come dire: solo un «fuorilegge» su sei. Ma contro lo smog, insiste Cofferati, «servono soluzioni strutturali e politiche nazionali di cui oggi non si vede traccia. Registro la totale distrazione e impreparazione del Governo ad affrontare il tema. L´ambiente, del resto, non mi sembra l´argomento prioritario per l´esecutivo di centrodestra: basta vedere come si è posto rispetto al protocollo di Kyoto». Reduce dal primo blocco totale della circolazione in un giorno infrasettimanale, il sindaco ricorda la ricetta anti-smog adottata a Bologna: il progetto per il metrò, il sistema Sirio, le aree del centro storico pedonalizzate, le targhe alterne e i blocchi al traffico contro le polveri sottili. «Ma per queste ultime ? spiega Cofferati - in prospettiva bisognerà pensare ad azioni coordinate e adottate da tutte le città lungo la via Emilia. Agire contro lo smog è indispensabile, perché una parte consistente del Paese è esposta ai danni alla salute generati dalle polveri fini, con la pianura padana che per la sua configurazione e densità di abitanti e mezzi potenzialmente inquinanti determina una situazione da vero e proprio stato di emergenza». Tre, per il sindaco, gli interventi su cui puntare, dal punto di vista strutturale: «Sviluppo compatibile con l´ambiente; potenziamento del trasporto pubblico, privilegiando quello su ferro; stimolare il ricambio della flotta privata e pubblica, e cioè sia i mezzi di trasporto collettivo sia quelli privati. I disagi e i sacrifici per cittadini ci sono, è giusto cercare di ridurli, ma là dove permangono, credo debbano essere considerati un contributo per costruire un futuro migliore per tutti noi, a partire dai più esposti ai danni da smog, come gli anziani e i più piccoli».