Un terzo degli sos è dovuto alle sabbie del Sahara
La Regione sulle polveri sottili: nei superamenti anche "cause naturali" - da La Repubblica del 02.03.2005
02 March, 2005
CECILIA GENTILE Tutti a piedi domenica prossima. Dentro la fascia verde, dalle 10 alle 18, potranno circolare solo le vetture elettriche, a gpl e a metano. Non si tratta di uno stop obbligato, dovuto a superamenti ripetuti e consecutivi delle polveri sottili. E´ invece un provvedimento programmato da tempo dal Campidoglio, insieme ai giovedì delle targhe alterne e alla precedente domenica di blocco dello scorso 13 febbraio. E domani si fermano le auto con targa dispari dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 19. Nella ztl del centro storico stop ai motorini euro zero. Tutte misure d´emergenza per contrastare le polveri sottili, che sono sempre il grande nemico. Anche se adesso lo studio della Regione sulla loro composizione comincia a fare chiarezza su alcuni misteri. Dal 1° ottobre 2004 al 31 gennaio 2005, 123 giorni in tutto, il Pm10, cioè le polveri misurate dalle nostre centraline, ha superato per 66 volte il limite di legge di 50 microgrammi per metro cubo. «Ma 22 o forse 24 di questi superamenti, pari a una percentuale del 30%, sono attribuibili alle sabbie del Sahara e in misura minore all´aerosol marino», spiega l´assessore regionale all´Ambiente Vincenzo Saraceni, che con una spesa di 800 mila euro ha commissionato l´indagine ad Arpa Lazio, Cnr, università la Sapienza, Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia. A questi bisogna aggiungere Telespazio-Esa, chiamata a interpretare le immagini dal satellite che hanno registrato le tempeste di sabbia dal Sahara. Il traffico rimane il principale imputato, responsabile del 70% degli sforamenti. Ma i primi risultati della ricerca spiegano perché lo scorso l1 agosto, con la città chiusa per ferie, oppure il giorno di Santo Stefano del 2003, con i romani a casa a giocare a tombola, le centraline registrarono valori impazziti. «Il problema sanitario esiste e costituisce una grande emergenza - conferma Saraceni - lo studio ci dice che la strada dei provvedimenti di contrasto al traffico privato è quella giusta». L´assessore ha promesso che presto saranno disponibili i 4 milioni di incentivi per la rottamazione dei motorini ai quali si aggiungeranno altri quattro milioni del ministero. «Se anche al termine dello studio venisse confermato che le polveri di provenienza naturale sono responsabili del 30% dei superamenti - osserva l´assessore comunale all´Ambiente Dario Esposito, invitato alla conferenza stampa - sarebbe comunque una percentuale troppo bassa, considerando che nel 2004 a Roma ci sono stati 199 sforamenti, a fronte dei 35 complessivi consentiti in un anno. Il problema smog rimane». «I dati della ricerca lo confermano: l´unica soluzione per tutelare la salute dei cittadini è una drastica riduzione della mobilità privata», dichiara Lorenzo Parlati, presidente di Legambiente Lazio. «Ci vorrà ancora del tempo prima che questo studio possa essere utile nella gestione quotidiana dell´emergenza - continua Esposito - Dovremmo riuscire ad evitare l´automatismo che prescrive i blocchi parziali o totali dopo un certo numero di superamenti, senza considerare la composizione delle polveri». Secondo la ricerca, che si concluderà nel settembre 2005, l´incidenza dei fenomeni naturali nella concentrazione del Pm10 varia dal 7 al 27%. «Presto lo studio potrà fornire giorno per giorno la composizione delle polveri», dice Saraceni. Con un´improvvisa sortita in conferenza stampa il capogruppo dei Verdi alla Regione Angelo Bonelli ha consegnato all´assessore un sacco pieno di sabbia con scritto: «Le polveri di Saraceni, sabbia del Sahara». «Saraceni fa il prestigiatore con la salute dei cittadini», ha poi dichiarato Bonelli.